martedì 18 novembre 2014

PREVENZIONE SANITARIA E SCREENING ALLA MAMMELLA - Martedì 25 novembre ore 10-13

L'associazione PANGEA BLU, in collaborazione con lo STUDIO TOMMASIELLI, offre un servizio di prevenzione sanitaria alle donne Quando fischia il vento della crisi economica e infuria la bufera della mancanza di futuro, di rischio per la salute, dell'inquinamento ambientale : quello è il momento della solidarietà , della responsabilità sociale e civile, del 'prendersi cura ' dell'altro, mettendo in campo una offerta sanitaria a basso costo e accessibile a tutti specie a quella fascia di 'invisibili' per i quali il Sistema Sanitario Regionale è sempre meno praticabile, dato l'alto costo dei tickets e la sospensione del Servizio per almeno quatto mesi ogni anno. Gino Strada ha denunciato ultimamente che circa nove milioni di italiani non si curano più : la maggior parte sono al Sud e sono donne. E' in questa cornice che lo Studio Tommasielli con l'Associazione Pangea Blu intendono mettere a disposizione una serie di interventi diagnostici a basso costo e in alcuni casi addirittura gratuiti, nell 'area della prevenzione, specie al femminile, dove oggi si registra un notevole arretramento rispetto agli anni scorsi . Una prima emergenza si registra nel campo del tumore alla mammella : è uno di quei tumori per il quale il tempo fa la differenza, nel senso che la prognosi è tanto migliore quando più tempestiva è la diagnosi. Napoli e la Regione Campania si collocano ad uno degli ultimi posti per copertura dello screening dei tumori della sfera genitale femminile a cura del servizio sanitario pubblico . Tale screeening ,inoltre , ha il limite di essere riferito a donne di età oltre i cinqantanni . La recente epidemiologia del tumore della mammella però evidenzia un abbassamento dell’età media di comparsa del tumore alla mammella . Pertanto martedi 25 Novembre ore 10.00 – 13.00, presso l ‘Ambulatorio Tommasielli sito in via Epomeo 180,sarà possibile aderire all’Associazione UNDERFOTY onlus. L’adesione che costa 15 Euro da diritto ad una visita senologica ed eco mammaria e per un anno alla copertura dell‘eventuale percorso diagnostico-terapeutico che si dovesse rendere necessario successivamente alla prima visita; la tessera da diritto anche ad una consulenza di un nutrizionista. Per usufruire del servizio basta sc

riverlo nei commenti sotto questo post e prenotare la visita. Per Prenotazioni e ulteriori informazioni telefonare a 0817664774 (ore 9-12.30)oppure 3347177050.
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martedì 11 novembre 2014

PRIMA DI TUTTO IL LAVORO....Prime risposte concrete alla vertenza legale Progetto Isola Bros contro la Regione Campania

Come molti sanno l'associazione Pangea Blu, in rappresentanza dei soci aderenti al Progetto Isola Bros, ha avviato una vertenza legale contro la Regione Campania. Oltre 100 disoccupati del progetto Isola hanno aderito alla vertenza che ha l'obiettivo di contrastare la propaganda della regione campania che ha diffuso l'immagine,avvallata dai media locali, secondo la quale i disoccupati Isola Bros sono degli "scansafatiche", "propensi all'illegalità", "non rappresentano il mondo del lavoro" (come dichiarato dall'inneffabile assessore Severino Nappi)e che protestano e manifestano senza alcun diritto.Alle prime diffide formali intentate dall'ufficio legale di Pangea Blu la Regione, attraverso l'Arlas, ha balbettato rispondendo che il progetto Isola era "perente" e per cui non si capiva che cosa si reclamasse. Adesso dopo più di cento diffide e la petizione la Regione riconosce che i disoccupati Isola hanno le loro ragioni e si dichiara disponibile ad una interlocuzione di merito. Prendiamo atto con soddisfazione di un primo riconoscimento positivo delle nostre ragioni e della giustezza ed efficacia della nostra vertenza. Naturalmente lo consideriamo solo un primo passo verso il definitivo e completo riconoscimento delle ragioni dei disoccupati e siamo pronti ad allargare la nostra lotta e la nostra azione finalizzandola al riconoscimento del diritto al lavoro di tanti disoccupati napoletani. In questo senso l'assemblea generale dei nostri iscritti, tenutasi ieri in via Mezzocannone 16, ha deliberato la presa d'atto di queste prime risposte e l'indizione di un nuova assemblea, entro i primi giorni di Dicembre, questa volta aperta a tutti i disoccupati e precari napoletani. Il nuovo appuntamento per confrontarsi tutti insieme su forme,tempi e proposte per porre al centro dell'agenda politica e sociale napoletana la questione della disoccupazione e dello sviluppo finalizzati alla creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro.
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mercoledì 22 ottobre 2014

Il Corriere del Mezzogiorno e il "soffietto elettorale".... al servizio del'assessore regionale?

La deriva della stampa locale a rimorchio del "potere" ha assunto,questa mattina, il volto di una articolo megafono ,per altro a firma di un giornalista di solito serio e rigoroso, al servizio di un assessore al lavoro inconsistente che non ha prodotto nulla sulle politiche del lavoro. Siamo certi che l'articolista e il suo giornale adesso pubblicheranno un'inchiesta seria sull'argomento ascoltando anche il punto di vista dei disoccupati aderenti al Progetto Isola Bros che di megafoni simili non dispongono.

Pubblichiamo di seguito l'articolo "soffietto" in questione: LAVORO, SUSSIDI E MOVIMENTI ORGANIZZATI Quel vicolo dove sono tutti «Bros» In un libro le rivelazioni di Severino Nappi, assessore regionale al Lavoro di Paolo Grassi NAPOLI - «Famiglie pluridestinatarie dell’assegno (in un caso erano in cinque); beneficiari privi dei requisiti (sono detenuti o anziani); invalidi che cumulano la pensione per l’inidoneità al lavoro con i sussidi perché non trovano lavoro. Il mio preferito (si fa per dire) è però il caso della strada dei Bros: a fronte di interi quartieri senza alcun iscritto al progetto, a Napoli c’è una singola viuzza dove praticamente tutti recepiscono la prebenda». Severino Nappi, ordinario di diritto del lavoro, è assessore della giunta regionale dal maggio del 2010. LA PRESENTAZIONE - Oggi pomeriggio (dalle 17.30), al Teatro Mercadante, il vicecoordinatore regionale di Ncd presenta il suo terzo libro, “Jobs (f)act”, un manifesto «contro la politica del (non) lavoro intollerabile, quella che vive sull’idea che siano continue norme a creare occupazione». Sul palco, moderati da Andrea Pancani di Omnibus La7, interverranno il governatore Stefano Caldoro; Domenico Arcuri, ad di Invitalia; Stefano Fassina del Pd; Marco Gay, presidente dei Giovani di Confindustria; Cristina Guerra del Tg1; Filomena Pucci, blogger per il Corriere della Sera; Davide Tizzano, ex canottiere medaglia d’oro olimpiadi Seul 1988. «Appena insediato — ricorda Nappi nel testo edito da Aliberti Editore — avvio un censimento delle vertenze occupazionali in Campania. E nel capitolo sulla formazione scopro situazioni paradossali o illegittime, in particolare proprio sul progetto Bros». Sigla che «sta per Budget per il reinserimento occupazionale e sociale. Un’iniziativa nata con la (dubbia) intenzione di formare alcune migliaia di persone». Circa 4000, precisa al Corriere del Mezzogiorno l’esponente dell’esecutivo di Palazzo Santa Lucia («e incassavano un assegno mensile di 500 euro più buoni pasto»). I corsi «erano effettuati presso aziende non meglio precisate» e «il risultato generale — è scritto sempre in Jobs (f)act — è stato un sussidio durato tredici anni». Fin quando, «noi abbiamo deciso di chiudere i rubinetti». Eppure «i Bros sono vivi e lottano insieme ai miei colleghi politici». La copertina del libro edito da Aliberti COSÌ FUNZIONANO LE ASSUNZIONI - Ma Nappi non si ferma: «In Campania le assunzioni pubbliche hanno spesso funzionato così: prima si bandiva un progetto per i corsi di formazione; poi si ammettevano al corso gli amici e gli amici degli amici; infine, grazie ad artifici truffaldini, si assorbivano i partecipanti in strutture para-pubbliche, le famigerate partecipate. Le quali, da noi, sono ovviamente colme di esuberi». Quando, poi, «la pacchia (e i soldi) sono finiti, è passata la linea soft — quella, appunto, delle prebende a vita – forse anche più dannosa della precedente. Per anni, ogni anno, i progetti di formazione sono stati rifinanziati (spesso con i fondi europei) solo per garantire un assegno mensile ai corsisti senza corsi. Perché l’altro scandalo, infatti, è che spesso la formazione è rimasta soltanto sulla carta, nonostante i costi faraonici sostenuti dalla Campania: un miliardo di euro dal 2000 al 2010, comprese le lezioni alle aspiranti veline».Ma il giuslavorista napoletano, un passato da dirigente dei Ds, non accusa solo i professionisti del sussidio. «Ogni volta che Matteo Renzi (che si è cucito addosso, su misura, il mito dell’uomo solo al comando) arriva a Napoli, l’intellighenzia partenopea ha la reazione tipica della rondine a primavera: risveglio dal torpore e volo alto verso il caldo. Illustri dottoroni, scienziati e professori inforcano la penna e iniziano a inondare la stampa di profondi e ispirati pensieri alla leniniana maniera del che fare». Solo che «tutto questo gran proporre si manifesta spesso da luoghi ameni o lussuosi». È venuta l’ora di dire basta anche a questi professionisti del «bastismo» («basta con questo, con quello e con quell’altro»). 22 ottobre 2014
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mercoledì 17 settembre 2014

Napoli..e chest'è - " E' COS'E NIENT " -La storia si ripete?

“Che vuoi fare: è cos’e nient”, dice la moglie. E Eduardo risponde: “Pure questa è cos’e nient. È sem­pre cos’e nient. Tutte le situ­azioni le abbi­amo sem­pre così risolte. È cos’e nient. Non teni­amo che man­giare: è cos’e nient. Ci manca il nec­es­sario: è cos’e nient. Il padrone muore e io perdo il posto: è cos’e nient. Ci negano il diritto della vita: è cos’e nient’. Ci tol­gono l’aria: è cos’è nient, che vvuò fa. Sem­pre cos’e nient. Quanto sei bella. Quanto eri bella. E guarda a me, guarda cosa sono diven­tato. A furia di dire è cos’e nient siamo diven­tati cos’e nient io e te. Chi ruba lavoro è come se rubasse danaro. Ma se ones­ta­mente non si può vivere, dimmi, dimmi “vab­buò è cos’e nient. Non pian­gere è cos’e niente. Se io esco e uccido a qual­cuno è cos’e nient. E se io impazz­isco e finisco al man­i­comio e ti chiedono per­ché vostro mar­ito è impazz­ito tu devi dire: è impazz­ito per niente. È cos’e nient. È niente”.

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mercoledì 9 luglio 2014

Napoli-Storia triste di un povero ragazzo ridotto in fin di vita, un cornicione e di tante, ipocrite, lacrime di coccodrillo

Salvatore Giordano, un ragazzo di 14 anni colpito dai calcinacci caduti da un cornicione della Galleria Umberto a Napoli, è in come profondo e forse non ce la farà. E’ triste pensare che un ragazzino di 14 anni mentre passeggia in galleria (uno dei “monumenti” di Napoli) possa morire per l’incuria e la mancanza di manutenzione e messa in sicurezza di un manufatto già segnalato a rischio per altri crolli avvenuti in precedenza. Preoccupa e fa paura sapere che quello che è capitato allo sfortunato Salvatore poteva capitare ad ognuno di noi o ad un nostro conoscente o ad un nostro figlio che va a guardare una vetrina, a sedersi ad un bar o a mangiarsi il gelato in galleria. E’ sconcertante realizzare che potrebbe capitare domani in un qualsiasi posto di una città che cade letteralmente a pezzi. A via dei Mille e nel “salotto” della città come nel centro antico o in una qualsiasi periferia cittadina. E’ terribile e amaro dover constatare che Napoli è ormai una città abbandonata a se stessa e alla unica protezione di san Gennaro e della buona sorte individuale. Ma la cosa che più amareggia è l’assoluta inadeguatezza della sua classe dirigente, della sua classe politica, della sua “borghesia”, dei suoi media, dei suoi giornalisti, dei suoi cittadini. Una città in cui quasi ognuno si fa i “cazzi suoi”, quasi ognuno pensa di essere più furbo degli altri, un brodo di coltura fetido in cui ognuno sembra rassegnato ed assuefatto allo sbriciolamento quotidiano di qualsiasi valore che metta al centro il “bene comune” e l’interesse collettivo. Prevenzione, manutenzione, interventi strutturali, controlli, rispetto delle regole, a Napoli sono rotture di scatole, lacci e lacciuoli che impediscono la libera creatività anarchica e individuale. Salvo poi ad ogni, morto o ferito in strada dalla camorra, dopo un accoltellamento a piazza bellini o nella movida di P.zza San Pasquale, ad ogni allagamento dovuto ad una pioggia un po’ più forte, ad un albero che cade e uccide una signora che sta attraversando la strada in auto, una ragazza travolta e uccisa da un lampione caduto mentre attraversa una delle strade più belle di Napoli, ad ogni suicidio di disoccupato, ad ogni statistica che mette in risalto che c’è la disoccupazione giovanile più alta d’Italia, lamentarsi tutti perché così non si può vivere, la città non è sicura, senza lavoro non c’è dignità. E allora bestemmie, maledizioni e invettive contro le istituzioni che dovevano controllare e non hanno controllato, contro i politici, contro i vigili, contro l’amministrazione, contro la sovrintendenza, contro i vandali, contro chi inquina, contro chi avvelena , contro la borghesia, contro il popolino ignorante e cafone, contro il vicino di casa e chi ne ha più ne metta. Mai che ci si fermi a chiedersi, magari di nascosto, “e io”?.. “non ho nessuna colpa, nessuna responsabilità”?. Mai .. è sempre colpa di qualcun altro.E i giornali locali, i giornalisti che ci scrivono dedicano titoli ridondanti e pagine e pagine di articoli per descrivere tutte le situazioni di degrado e abbandono che chi vive a Napoli, compresi i giornalisti, conoscono perfettamente e vedono quotidianamente. Eppure ci sono in questa stessa città, in questa stessa Napoli, comitati, associazioni, cittadini che quotidianamente, in ogni quartiere, spesso in maniera volontaria e gratuita, v si occupano di questi problemi. Associazioni e comitati che denunciano quotidianamente, ingiustizie, abusi, degrado, abbandono, segnalano problemi, propongono soluzioni, manifestano per il lavoro, per chiedere il rispetto delle regole e dei vincoli ambientali. Propongono soluzioni alternative, si battono per la cura del verde e degli alberi, per la manutenzione delle strade, del verde, per i servizi che mancano, per le spiagge negate, per il dissesto idrogeologico, per le scuole a rischio di crollo, per l’abbandono dei monumenti, per un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti inadeguato e al tempo stesso costosissimo. Movimenti e associazioni che denunciano la stretta correlazione tra l’esistenza di questi problemi e la mancanza di lavoro, tra la risoluzione di tutti questi problemi e la creazione di sviluppo e nuovo lavoro. E la sua stretta relazione con la qualità della vita dei cittadini e la rinascita di Napoli. Eppure, qualche giorno dopo l’evento tragico, i giornali si dimenticano di tutto ciò che hanno denunciato qualche giorno prima, ridanno voce alle stesse notizie di prima, non danno mai conto dell’attività delle tante associazioni e cittadini che quelle cose le denunciano ogni giorno, e pagine e pagine su quanti consiglieri sono rimasti alla maggioranza del sindaco o del presidente della regione, su chi è passato con chi e viceversa, su quali regole cambiare(per poterle infrangere) per progetti e iniziative speculative a favore di interessi economici e speculativi. E la maggioranza dei napoletani li segue oppure riprende ad occuparsi dei “cazzi suoi”. Perché tanto “non cambia mai nulla” e dunque “speriamo che qualche potente di turno mi dia una mano”. Apprendiamo mentre scriviamo che il povero Salvatore purtroppo non ce l'ha fatta. Speriamo che dopo la sua morte tragica la maggioranza dei napoletani tornino a fare e d essere Cittadini e non continuino a fare i sudditi..furbi ma inesorabilmente Sudditi.

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mercoledì 11 giugno 2014

- La Regione dovrà risarcire i disoccupati - Pangea Blu e aderenti Isola Bros mettono in mora Palazzo S.Lucia: 7 milioni da spendere

COMUNICATO STAMPA La Regione dovrà risarcire i disoccupati Pangea Blu e aderenti Isola Bros mettono in mora Palazzo S.Lucia: 7 milioni da spendere Nella conferenza stampa tenutasi oggi lunedì 11 giugno nella sala multimediale G.Nugnes in via Verdi l’associazione Pangea Blu, ha illustrato la vertenza legale che, a nome dei disoccupati Isola Bros aderenti all’associazione, ha avviato contro la Regione Campania. Il presidente dell’associazione, Luca Stamati, e uno degli avvocati di Pangea Blu,dott.Carlo Villari, hanno spiegato anche attraverso l’illustrazione di documenti ufficiali le ragioni della vertenza. I progetti Isola Bros non risultano siano mai stati completati né che siano “perenti” come sostenuto dall’Arlas regionale. Affinché possano essere annullati i progetti occorre un atto uguale e contrario a quello che li aveva istituiti. Non bastano né dichiarazioni né comunicati stampa. La Regione Campania sostiene che le risorse (7milioni e mezzo di euro) ci sono ma che non possono essere spesi perché in attesa di istruzioni del Ministero del Lavoro. Il Ministero del Lavoro conferma l’esistenza delle risorse (bloccate ma disponibili presso il Ministero) e denuncia, attraverso documenti ufficiali, l’inadempimento della Regione Campania nella gestione e nel completamento dei progetti, nonostante abbia ufficialmente, documentalmente e inutilmente sollecitato più volte la Regione in tal senso. Pangea Blu ha quindi avviato formalmente la procedura di messa in mora della Regione Campania. Dai documenti ufficiali in possesso dell’associazione si hanno sufficienti motivi per ritenere che la Regione provveda immediatamente a riprendere i progetti o dovrà risarcire i disoccupati. Alla conferenza stampa era presente anche una delegazione del movimento di lotta per il lavoro che ha espresso simpatia e sostegno a tale iniziativa.

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lunedì 9 giugno 2014

Disoccupati napoletani TRUFFATI dalla Regione Campania

COMUNICATO STAMPA I disoccupati del PROGETTO ISOLA BROS sono stati TRUFFATI dalla Regione Campania Ci sono sufficienti motivi per ritenere che i DISOCCUPATI del PROGETTO ISOLA BROS sono stati TRUFFATI dalla REGIONE Campania e... DOVRANNO ESSERE RISARCITI. L'associazione Pangea Blu ha avviato formalmente una vertenza legale contro le istituzioni responsabili. Mercoledì 11 giugno 20141 alle ore 11.00 presso la sala multimediale G.Nugnes

in via Verdi,35 l’asociazione Pangea Blu terrà una CONFERENZA STAMPA per illustrare l’niziativa. Interverrà, tra gli altri, il presidente dell’associazione Luca Stamati
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martedì 20 maggio 2014

Napoli - Un altro piccolo importante RISULTATO per la SICUREZZA dei cittadini

La campagna del Progetto "Controllori della Sicurezza", promossa dall'associazione Pangea Blu al servizio della sicurezza e della qualità della vita dei cittadini di Napoli,dopo quello di c.so Umberto(vedi post precedente in questa stessa pagina) ha ottenuto un altro piccolo ma importante risultato.
Pangea Blu con apposita istanza,inviata al Sindaco di Napoli De Magistris il 03-03-2014,segnalava la presenza, sul marciapiede di Via Fiorelli ad angolo con Via Carlo Poerio, di fronte alla Scuola Media Statale “Fiorelli”, di alcune colonnine per telecomunicazioni e contatori Enel ancorate al suolo di circa un metro, prive di sportello, parzialmente incendiate e dalle quali fuoriuscivano conduttori privi di protezione,estremamente pericolose per la vita delle persone che vi abitano dimorano, transitano o lavorano, in particolare per quella dei bambini che frequentano la Scuola Media Statale “Fiorelli” situata sul marciapiede di fronte, a circa 10 metri di distanza.
E chiedeva l'immediata eliminazione del pericolo.
PRIMA


L'Ente competente ha provveduto a ripristinare la sicurezza del manufatto.
DOPO
Pangea Blu grazie al contributo volontario dei suoi soci continua la sua campagna e invita tutti a segnalare eventuali pericoli per la sicurezza e la salute dei cittadini napoletani.
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mercoledì 14 maggio 2014

Napoli -Genny a'Carogna - Giggin o' Bluff e..a' città e' pulicinell - Se fosse vero e magari.. è vero

Tutti ricordano i fatti drammatici e farseschi accaduti prima della finale di coppa italia tra Napoli e Fiorentina e le conseguenti polemiche che hanno occupato per giorni le pagine dei giornali e i titoli delle televisioni.Gli spari contro i tifosi napoletani ad opera di un imbecille ultra romanista e nazifascista, Daniele De Santis, che hanno provocato il ferimento di tre tifosi napoletani di cui uno,Ciro, gravemente e che fortunatamente si sta riprendendo sono quelli drammatici. La trattativa ("interlocuzione" sic!!)con il Genny a' Carogna, alla presenza delle maggiori autorità politico istituzionali del Paese, prima dell'inizio della partita sono quelli farseschi. Oggi da Napoli arriva una notizia ovviamente slegata ai fatti drammatici dell'olimpico ma utile alla comprensione del rapporto tra squadre di Calcio ,istituzioni e ultras. In un intervista rilasciata al quotidiano La repubblica Pina Tommasielli, ex assessore al Comune di Napoli che era particolarmente invisa al Presidente De Laurentiis..(in una intercettazione telefonica tra il vicesindaco di Napoli e Il capo di gabinetto,infatti, quest'ultimo così si esprime: "una che scassa il cazzo e De Laurentiis non la vuole")dice alcune cose davvero interessanti e forse persino inquietanti sul sindaco di Napoli Luigi De Magistris e sul rapporto tra La società Calcio Napoli e gli ultras. Sentita in procura per rispondere all'accusa di peculato (per aver utilizzato abusivamente dei biglietti omaggio di ingresso allo stadio e alcune multe cancellate e che portarono il Sindaco a chiedere e ottenere le sue dimissioni da assessore) all'uscita rilascia un'intervista in cui, in polemica con il presidente De Laurentiis, tra l'altro afferma : "Ma altri conti restano in sospeso, a partire da quello della pubblicità sui cartelli intorno al campo. Per non dire che il marchio e soprattutto il merchandising della nostra amata squadra invade la città attraverso le stazioni di servizio, e anche attraverso l'opera degli ultrà". E più avanti in polemica col sindaco di napoli: "Con me: ben 500 per ogni partita casalinga, ed erano quegli ingressi che mettemmo appunto a disposizione di studenti e associazioni. Ora, appena 120 ticket. Insomma per De Laurentiis tantissimi onori e pochi oneri: e poi lui investe questi meritatissimi incassi e successi mica a Napoli. Ma a Roma, nel Cinecittà World. Questo mi indignava come amministratore. Ma sapete cosa mi diceva il mio sindaco, quando gli chiedevo di essere più inflessibile?" - Cosa? "Mi diceva: senti Pina, ma poi ci vai a parlare tu con gli ultrà, te la prendi tu la questione con loro?". - Tema attualissimo, quello delle prevaricazioni e delle follie di certa tifoseria. "Appunto. Ma se non si tagliano alcune zone grigie, se non si elidono alcune convenienze reciproche, come si fa a pretendere dal "Genny 'a Carogna" di turno, che se ne stia al posto suo in un cantuccio?" Se fosse vero ciò che afferma Pina Tommasielli.. Napoli oltre al tradizionale, simpatico, sornione e inoffensivo Pulcinella e al famigerato Genny a'Carogna, si arricchirebbe di una nuova figura: Giggin o' Bluff , come molti in città da tempo hanno soprannominato l'attuale sindaco di Napoli.

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martedì 6 maggio 2014

PRIMO RISULTATO del progetto "Controllori della Sicurezza"!!

La campagna del Progetto "Controllori della Sicurezza" promossa da Pangea Blu al servizio della sicurezza e della qualità della vita dei cittadini di Napoli ha ottenuto un Primo Piccolo Grande risultato.L'Istanza,inviata da Pangea Blu al Sindaco di Napoli De Magistris il 25-02-2014,segnalava la pericolosità della centralina elettrico/telefonica ubicata sul marciapiede di corso Umberto I,in prossimità del fabbricato al civico n.4 di Piazza Garibaldi. L'Ente competente ha provveduto a ripristinare la sicurezza del manufatto. PRIMA

DOPO
Orgogliosa di questo primo risultato l'associazione Pangea Blu grazie al contributo volontario dei suoi soci continua la sua campagna e invita tutti a segnalare eventuali pericoli per la sicurezza e la salute dei cittadini napoletani.
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venerdì 4 aprile 2014

I PROBLEMI DI NAPOLI e dei napoletani SECONDO ... le pagine dei gruppi più frequentati su FACEBOOK

A leggere le pagine dei gruppi,con più iscritti, che si occupano di Napoli su Facebook e soffermandosi sui post che raccolgono più commenti e dunque,si suppone, più coinvolgimento e sensibilità, i problemi da cui sono attanagliati la città e i napoletani sarebbero abbastanza sorprendenti. Nell'ordine le priorità sono... le sorti della squadra di calcio cittadina, il lungomare chiuso al traffico, i venditori abusivi sullo stesso lungomare e su via Roma, la scarsezza e la lentezza dei mezzi pubblici (autobus), il degrado della villa comunale,gli "eventi" organizzati dal Sindaco (regate Coppa America,Pizza Festival,Coppa Davis ecc.) ma sempre legati alle loro conseguenze sulla mobilità in auto attorno al lungomare, la raccolta dei rifiuti solidi urbani e le buche su molte strade.La causa i tutti questi problemi viene naturalmente indicata, in tutti i post e in tutti i commenti di questi gruppi, nelle incapacità politico-amministrative e caratteriali di Luigi De Magistris.Se ne dovrebbe dedurre dunque che rimosso il sindaco o che,se egli rinsavito, ci ripensasse e ripristinasse la circolazione delle auto sul lungomare, eliminasse le buche dal manto stradale, ripulisse via Roma e il lungomare dai venditori ambulanti abusivi, efficentasse il servizio di trasporto pubblico su gomma, potenziasse la raccolta dei rifiuti e la squadra di De Laurentis vincesse qualche partita in più... Napoli sarebbe una città con pochissimi problemi e la qualità della vita dei suoi cittadini salirebbe a livello delle città italiane al vertice della classifica. Ma è davvero così? Non sono napoletano ma vivo a Napoli ormai dal lontano 1980 e ritengo che la questione non sia così semplice. O meglio questi problemi esistono e rendono più difficile la vita quotidiana di questa città ma,se non inserite nel giusto contesto e al di fuori di una analisi profonda delle vere cause del degrado e delle prospettive future, rischiano di fuorviare e distrarre chiunque voglia davvero impegnarsi a cambiare il destino di quest'area metropolitana. Il sindaco è sicuramente tra i responsabili del degrado ma non il maggiore di essi. All'incapacità politico-amministrativa di De Magistris e della sua giunta fa fronte una opposizione politica di destra del tutto inesistente e, a sinistra, un Pd ambiguo e assolutamente impalpabile e un M5stelle invisibile nel dibattito mediatico cittadino sui problemi di Napoli. L'incapacità del Sindaco ha sicuramente aggravato la situazione debitoria ereditata e portato il Comune a rischio di dissesto finanziario ma va detto che il responsabile politico maggiore della crisi economica e sociale è chi di risorse economiche ne aveva e ne ha di più a disposizione..la Regione Campania. Stefano Caldoro che a differenza di de Magistris non si espone mai, procede per linee curve e beneficia dell'appoggio sostanziale della finta opposizione del Pd, gode anche di buona stampa nei media locali. I cittadini napoletani che vivono sulla loro pelle il degrado e il disagio sociale rappresentano la maggioranza ma sono delusi, sfiduciati, non rappresentati e soprattutto divisi tra loro.Il degrado urbanistico e strutturale,economico, sociale e dei servizi di cui soffrono le periferie urbane si somma alla mancanza di lavoro e di futuro dei disoccupati, nuovi e di lunga durata, al precariato diffuso,al lavoro nero, al non lavoro e alla mancanza di qualsiasi prospettiva di trovarlo da parte di quasi 2 giovani su 3. In un contesto di crisi simile la camorra si muove come topi nel formaggio e strangola ancora di più il territorio contribuendo al degrado e alla disperazione del territorio e del suo futuro.Investire su interventi strutturali, su politiche di bonifica e sviluppo per creare nuovo lavoro per le imprese e nuovi posti di lavoro per i napoletani è l'unica prospettiva credibile. Se non si parte da qui si rischia di esercitarsi in chiacchiere da salotto. Se provate a fare una ricerca, sulle pagine dei gruppi che,su Facebook, si occupano di questi ultimi problemi(lavoro,disoccupazione,precarietà e sviluppo,periferie) sono pochissimi e poco frequentati e qualche timido post che provi ad affrontare quest temi non riceve che qualche "mi piace" e, quando va bene, 7 o 8 commenti. Questa è la situazione.Come se ne esce?
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mercoledì 12 febbraio 2014

Parte a Napoli il Progetto "Controllori della Sicurezza"

Un servizio volontario, svolto dai soci e socie dell'associazione Pangea Blu al servizio della sicurezza e della qualità della vita dei cittadini di Napoli.Ma...Di cosa si tratta? Che cos'è il il Progetto "Controllori della Sicurezza"? Le scosse elettriche, anche se di basso voltaggio, possono costituire un pericolo di morte,gli impianti elettrici in cattivo stato di manutenzione possono essere causa di incendi. Con il progetto l'associazione Pangea Blu intende.....Per avere notizie approfondite cliccate sul link "Progetto Controllori della Sicurezza"(che porta lo stesso titolo e che trovate in alto a destra su questa pagina)
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mercoledì 5 febbraio 2014

Io non faccio parte del popolo bue...e tu !!??

Dicesi Popolo Bue la massa di persone ignoranti e disinformate che credono a qualsiasi cosa ed ubbidiscono supinamente al demagogo di turno. Subiscono ingiustizie continue tenendo il capo chino senza mai ribellarsi. Questo nuovo gruppo (che trovate su Facebook)è promosso da PANGEA BLU e nasce dall’esigenza di contrastare il declino e la profonda crisi politica, culturale, ambientale, sociale e soprattutto economica che stiamo attraversando. Il 42% di giovani disoccupati o in cerca di lavoro (al Sud oltre il 50%), precari, esodati, pensioni di fame, disoccupati nuovi e di lunga durata, imprese, che chiudono, famiglie sempre più impoverite, sono un fatto drammatico. Qui a Napoli e in Campania di fronte alla disoccupazione, la mancanza di lavoro e di sviluppo, servizi pubblici che non funzionano, un territorio devastato da cementificazione selvaggia e avvelenato da una politica dissennata sui rifiuti e spesso complice della criminalità organizzata, abbiamo istituzioni incapaci e autoreferenziali. Un Sindaco incapace ed arruffone con una opposizione politica di destra e di sinistra praticamente impalpabile e una Regione assente e inadeguata alla drammaticità del momento. Non si può assistere indifferenti e rassegnati, non si può fare come il popolo bue ed accettare supinamente e con rassegnazione che le cose accadano. Occorre reagire! Facciamo appello a quanti non si sentono BUOI ma cittadini consapevoli ad unirsi a noi per costruire insieme il nostro futuro e quello dei nostri figli e “cambiare facendo”. Difficile? Impossibile? Utopistico? Non è così! Ricordate che… I POCHI COMANDANO E VINCONO SUI MOLTI SOLO QUANDO E SE… I MOLTI SONO RASSEGNATI E DIVISI!!!!! …………se siete interessati...clikkate (Qui)
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