giovedì 24 giugno 2010

POMIGLIANO - Lettera aperta al segretario regionale della Cgil e al segretario regionale del pd


Riportiamo oggi la nostra lettera aperta al segretario regionale della Cgil e al segretario regionale del PD, scritta a seguito del referendum di Pomigliano e apparsa sul corriere del mezzogiorno di oggi a pg.14 nella rubrica Interventi e Repliche.
Eccola di seguito...

Corriere del mezzogiorno (giovedì 24 giugno 2010)
A Gravano e Amendola vorrei dire

Caro direttore, conosco da tempo il rigore morale e l’onestà intellettuale di Michele Gravano, segreteraio regionale della Cgil. Proprio per questo mi permetto di invitarlo a farsi promotore con la sua organizzazione di una iniziativa nazionale sulla questione di Pomigliano
Non ho condiviso la sua scelta e dell'organizzazione che rappresenta sul referendum di Pomigliano, ero nettamente schierato con la Fiom e la scelta di difendere i diritti dei lavoratori contro il ricatto della Fiat.
Un ricatto cinico e immorale da parte di un'azienda che ha fatto man bassa di bonus e incentivi statali e poi, approfittando non solo della crisi mondiale ma anche della particolare situazione di disagio economico e sociale di Napoli e della Campania, ha voluto imporre un accordo capestro che mette in discussione diritti costituzionali e dunque indisponibili scaricando sui soli lavoratori di Pomigliano una responsabilità di carattere nazionale.
Il risultato articolato delle percentuali dei e dei no del referendum consente, a mio avviso, di riavviare un'iniziativa. Al di là delle posizioni fin qui assunte faccio appello pubblicamente alla Cgil campana di farsi promotrice, magari insieme con le altre forze sindacali, di una forte iniziativa unitaria che chieda alla Fiat di confermare e avviare l'investimento e la produzione della nuova Panda a Pomigliano e di riaprire (o finalmente aprire) la trattativa per un'intesa condivisa da tutti.
Vorrei approfittare di questa lettera per rivolgermi pubblicamente anche al segretario regionale del Pd, Enzo Amendola.
Chissà se anche il mio segretario regionale, e attorno a lui il suo gruppo dirigente, ha capito ciò che è successo a Pomigliano. Gli operai esistono ancora, ci sono e ripropongono la questione dei diritti e del lavoro, ricordano a un partito come il nostro la storia da cui proviene.
Un partito che dovrebbe dedicare qualche riunione in più a questioni come quella di Pomigliano, piuttosto che perdere settimane in defatiganti e inutili discussioni tra correnti sul candidato alla segreteria provinciale.
Luca Stamati
Coordinatore provinciale Area Marino-Napoli
Leggi tutto...