giovedì 25 settembre 2008

Barbara Berlusconi e i tormenti di un cittadino di sinistra


La vita è piena di sorprese.
Lo è nel, lavoro, nelle relazioni, negli affetti e adesso, per quel che mi riguarda, anche in politica.
Questo blog affronta quasi esclusivamente questioni napoletane e campane, ed è quello che faremo nei prossimi giorni anche con la ripresa delle attività di Pangea Blu. Tanta è la carne sul fuoco, la crisi di vivibilità, la stagnazione economica,la violenza camorristica, le opere continuamente annunciate e mai compiute,la crisi culturale e politica della città e della regione. Una crisi di identità collettiva che meriterebbe una classe dirigente all'altezza di questa sfida, la cui cifra dominante è invece l'utoreferenzialità.. La città dell'emergenza che è diventata ordinarietà meriterebbe ben altro. Ma questo sarà argomento di prossimi,più puntuali, post.
Oggi vorrei trattare un argomento all'apparenza estraneo ma che, a mio avviso,è invece il presupposto fondamentale (almeno per chi come me è stato, è e si considera "di sinistra")per dare un contributo ad affrontare nella sua dimensione strategica anche i tanti problemi di Napoli. E qui sono d'accordo con Claudio Velardi.."senza una visione strategica non andiamo da nessuna parte".
Dicevo che la vita è piena di sorprese e questa che voglio affrontare oggi è ....( per continuare clicca su ("leggi tutto")una sorpresa amara assai.
Dopo la sconfitta clamorosa della "sinistra radcale"e dei verdi alle ultime elezioni politiche, la vittoria di Berlusconi e il non entusiasmante risultato del Partito democratico di Veltroni, uno si aspettava, dopo il naturale scombussolamento iniziale, uno scatto, una ripresa di iniziativa, la costruzione di un movimento sociale e politico largo, unitario, di opposizione intransigente che ridesse entusiasmo e passione al popolo di sinistra. E invece assistiamo da mesi alla penosa riproposizione del "dialogo" con la maggioranza, alle liti infinite dentro rifondazione comunista e tra rifondazione e il resto della sinistra radicale.
Intanto l'uono col più grosso conflitto di interessi della storia delle democrazie occidentali governa allegramente questo paese.Una maggioranza che annovera al suo interno forze ormai smaccatamente razziste(la lega di Bossi...quello della secessione,, Calderoli... quello della legge porcata, Maroni..quello delle impronte ai bambini extracomunitari e Borghezio.. quello del raduno naziskin a Berlino), del ministro della difesa che difende i militanti della Repubblica di Salò e del sindaco di Roma che difende il fascismo tranne che per le leggi razziali.
Con un premier che non ha mai partecipato alla ricorrenza del 25 aprile e che rifiuta pervicacenente di definirsi antifascista!Da quando è in sella questo governo ha annunciato e messo in atto una serie di misure neofasciste e razziste da far tremare i polsi: contro i Rumeni, contro i Rom, contro gli zingari, contro gli immigrati(per la verità aveva iniziato il sindaco Pd di Firenze contro i lavavetri), contro le prostitute, contro i clochard, contro i writers, contro la libertà di dissenso dei cittadini napoletani nelle zone attorno alle discariche dei rifiuti e dei siti individuati per la costruzione degli inceneritori.Insomma un governo contro i più deboli e gli immigrati che grazie alla propaganda sulla questione della "sicurezza" identificata orma con "il diverso" e alla supina e verognosa disponibilità della stragrande maggioranza di giornali e televisioni vede, secondo i sondaggi, aumentare la sua popolarità e la fiducia dei cittadini. Di fronte a tutto questo e ai pericoli che un quadro simile può povocare al nostro sistema democratico(si pensi a quello che sta accadendo contro le persone di colore ance tra la società civile) assisto inebetito al balbettio dell'opposizione(escluso Di Pietro che però con la sinistra non ci "azzecca" affatto) e alla disinvoltura e sottovalutazione di tanti intellettuali e opinion makers che pure sono sinceri democratici. Di qui la rabbia, l'amarezza e la preoccupazione che mi pervade. Ma, vi starete chiedendo, cosa c'entra il tormento?
Il tormento deriva dal fatto che chi si dichiara solennemente anifascista è G.Fini, chi sostiene che "c'è l'esigenza di regolamentare il conflitto d'interessi in Italia, l'esigenza e non la richiesta, perchè la maggioranza degli elettori ha votato per Berlusconi" è Barbara Berlusconi, chi sostiene che questo capitalismo senza regole, questo liberismo spinto va regolato e controllato daggli Stati è N. Sarkozi, chi alza la voce contro i provedimenti del governo in materia di immigrazone e sicurezza e denuncia i pericoli di razzismo è Famiglia Cristiana!!
Vi pare normale che una persona di sinistra oggi debba sentirsi rappresentato quasi unicamente da questi ultimi?
Se non è tomento questo?
Voi cosa ne pensate?

Leggi tutto...