martedì 28 settembre 2010

Nuova emergenza Rifiuti a Napoli? Ecco la VERITA’ NASCOSTA


I media locali e nazionali sembrano non riuscire a capire cosa stia veramente succedendo e dunque non riescono a spiegarlo ai cittadini napoletani e italiani.
Proviamo, con la nota che segue, a dare una mano a capire e a spiegare
Il capo della Protezione civile, Bertolaso, intervenuto giovedì 23 settembre alla trasmissione Radio Anch'io ha affermato ''Abbiamo fatto cinque discariche dove c'era spazio per diversi milioni di metri cubi di spazzatura, avviato la raccolta differenziata in modo serio e realistico e aperto l'impianto di Acerra, che a detta di tutti è il migliore che c'è in Italia: non si capisce perché a Napoli oggi ci sia la spazzatura nelle strade''
I poteri eccezionali di cui ha usufruito Bertolaso per oltre un anno e mezzo, a partire dal DL 23 maggio 2008 , n. 90 convertito dalla legge n. 123/08 sino alla dichiarazione della cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella Regione Campania con il DL 195 del 30 dicembre 2009 convertito dalla legge n. 26/10, e le sue dichiarazioni, come sempre, trancianti sino all’arroganza impongono una verifica attenta delle sue affermazioni .
In primo luogo il DL 195/2009 predispone “ tutte le attività propedeutiche al passaggio ad una ordinaria gestione dei rifiuti in regione. Al fine della chiusura si istituiscono una Unità Stralcio e una Unità operativa che saranno coordinate dal Comandante del Comando logistico Sud e saranno allocate presso l'attuale sede del Comando medesimo in Napoli “.
Il decreto fissa la data della loro cessazione al 31 gennaio 2011, termine che può essere prorogato, per non più di sei mesi, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
La “ gestione militarizzata” dei siti esistenti è dunque sopravvissuta alla (per continuare clicca su "leggi tutto") diretta responsabilità del Sottosegretario e permarrà sino al febbraio 2011 ( prorogabile) .
Lo stato attuale delle discariche sembra questo ( Sole 24 ore del 14/9)

Savignano(av)
capienza 800.000 tn

S.Arcangelo Trimonte(bn)
capienza 800.000 tn

San Tammaro(ce)
capienza 1.700.000 tn

Chiaiano (napoli)
capienza 700.000 tn

Terzigno(Napoli
capienza 800.000 tn
Quindi, le 5 discariche di Bertolaso garantiscono pochi mesi di autonomia ( soprattutto se Acerra funziona a scartamento ridotto). Ciò ridimensiona parecchio la prima affermazione: ''Abbiamo fatto cinque discariche dove c'era spazio per diversi milioni di metri cubi di spazzatura”.
I “ diversi milioni di metri cubi” li ha in gran parte saturati lui ed oggi la situazione torna “ calda”.
Tutto oggi sembra vertere sulla vicenda cava Vitiello a Terzigno, scelta discussa e discutibile con il sottosegretario che “forza” la Provincia ad accettare il sito in barba all’”attenzione” dell’Unione europea, all’essere in Parco Nazionale etc.
Il secondo punto “ avviato la raccolta differenziata in modo serio e realistico” non meriterebbe quasi di essere commentato.
Lo stesso Bertolaso, nell’audizione alla Camera del 27 luglio 2009 afferma “ … Abbiamo anche aperto due siti di compostaggio, …, per un totale di 16.000 tonnellate di frazione umida, restando quindi sempre su livelli ridicoli rispetto alle esigenze, ma comunque siamo riusciti ad aprirne due …. “
Scriveva Adriana Pollice sul Manifesto del 5 maggio:
“ … la discarica di Chiaiano è già piena a metà e l’inceneritore di Acerra, inaugurato dall’ineffabile duo presidente del consiglio & l’uomo della protezione civile, continua a non funzionare, …. Bertolaso però a dicembre scorso ha dichiarato vinta la battaglia della Campania e ha tolto le tende, lasciando oltre 20 milioni di debiti e le province con l’acqua alla gola. In quanto alle bonifiche, poi, è notte fonda. … Di più, la provincia – a cui il governo ha affidato per decreto il ciclo rifiuti – si ritrova con le casse vuote e nessuna idea di come prendere in mano lo smaltimento dei rifiuti, ma a Roma, a Palazzo Santa Lucia e Palazzo Matteotti siedono esecutivi di destra e allora non si può gridare al disastro, meglio chiedere con cortesia al presidente Caldoro di riprendersi il problema utilizzando una formula gentile come «rifunzionalizzazione degli impianti» che si traduce nel fatto che il commissariato straordinario non ha messo in piedi nessun ciclo integrato dei rifiuti. È il miracolo dell’immondizia campana, problema risolto in tempo per far vincere le destre in campagna elettorale, ritornato a galla a urne chiuse …”
Sul terzo punto, ovvero
“ abbiamo aperto l'impianto di Acerra, che a detta di tutti è il migliore che c'è in Italia “ segnaliamo che almeno un’eccezione tra i “tutti” c’è.
Su Il Mattino del 17 settembre, Daniela De Crescenzo scrive:
“ Forni in tilt: il termovalorizzatore di Acerra riprenderà a funzionare a pieno ritmo probabilmente a marzo quando sarà completata la manutenzione su tutte e tre le linee… i problemi non sarebbero cominciati oggi. Già a giugno si verificò un guasto alle pompe .. dell’acqua di raffreddamento …. Sui motivi dei guasti è aperto il dibattito: c’è chi pensa ad errori di progettazione e chi ipotizza che il combustibile utilizzato ( rifiuti prodotto dagli STIR) abbia caratteristiche diverse da quelle previste .. ( CDR) ..In ogni caso i danni sulle prime stime supererebbero i 10 milioni di euro
…”
La Regione è, intanto, rientrata nella pienezza dei suoi poteri programmatori e legislativi ( tra l’altro sono trascorsi oltre quattro mesi dalla piena operatività della nuova Giunta e del nuovo Consiglio ).
Il nuovo assessore Romano a parole parte bene:
differenziata al 50% o me ne vado” ( il Sole 24 ore del 15/9), annunciando a Bruxelles che non ci sarà il nuovo sito nel Parco del Vesuvio ma già su Il Mattino del 19/9 dichiara:
Inevitabile aprire nuovi sversatoi; la Provincia ridiscuta il progetto” .
Ed ancora.
La media di rifiuti conferiti giornalieri è di 4.939 ton/giorno con una media di poco più del 20% di differenziata. Se l’obiettivo del 50% venisse raggiunto (in un triennio, tenendo conto dei 36 mesi minimi necessari per costruire un inceneritore ) sarebbe necessario inviare ad incenerimento circa 1.200.000 tonn/anno di rifiuti mentre gli impianti previsti ( Acerra 700.000, Napoli 400.000 e Salerno 300.000) eccedono di circa 200.000 tonn/anno gli obiettivi di piano.
Bertolaso, intanto, al Mattino del 21/9 tuona:
deluso dai ritardi inaccettabili, il decreto va rispettato”.
Non lo sfiora l’idea che il decreto – con la sua tempistica irrealizzabile e le criticità finanziarie che ha introdotto – ha creato i presupposti di un’ulteriore crisi. A dirglielo, ora, sono gli amministratori della parte politica del governo di cui fa parte.
In merito al ciclo integrato dei rifiuti, le funzioni ed i compiti di programmazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti, “ da organizzarsi anche per ambiti territoriali nel contesto provinciale e per distinti segmenti delle fasi del ciclo di gestione dei rifiuti” , sono attribuite ai presidenti delle Province della Campania;
Ebbene, su Il Mattino del 4 settembre si legge:
La resa delle Province .. richiesta al governo, serve una proroga.”.
L’assessore Caliendo della giunta provinciale ( di centrodestra) di Napoli è esplicito:
“ .. mancano gli impianti e i soldi per pagare i lavoratori dei bacini … miracoli non se ne fanno
Qui, forse, troviamo una delle chiavi di questa attuale “ emergenza”.
La questione “ dei soldi”. La legge 26 è draconiana: i costi dell'intero ciclo di gestione, di competenza delle amministrazioni territoriali, trovano integrale copertura economica nell'imposizione dei relativi oneri a carico dell'utenza. Per fronteggiare i relativi oneri finanziari, le società provinciali di cui alla legge della regione Campania 28 marzo 2007, n. 4, agiscono sul territorio anche quali soggetti esattori della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) e della tariffa integrata ambientale (TIA).
Questo a non voler considerare i debiti che le gestioni commissariali ( eppure i commissari erano di governo …) hanno lasciato sulle spalle dei cittadini campani.
Ha ragione Bertolaso: “rifiuti, qui qualcuno imbroglia” ( Corriere del mezzogiorno del 24 settembre).
Riportiamo da Il Mattino del 20 settembre , per esemplificare, la lista degli impegni disattesi dal Governo Berlusconi.

A.Pappalardo scrive :
Rifiuti, la beffa delle compensazioni. Stop a 300 milioni. Mai arrivati i soldi a 37 comuni. ..Al luglio 2008 .. erano 526 milioni di euro e dovevano servire … per compensare i disagi di quelle amministrazioni che hanno ospitato discariche ed impianti per il ciclo dei rifiuti. Poi sono diventati 288 ( 144 a carico della Regione e 144 dal governo tramite i fondi FAS). Ma non è arrivato un solo euro. Per non parlare delle bonifiche".
Ha ragione Bertolaso: “rifiuti qualcuno imbroglia”
E’ il Governo!..

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lunedì 27 settembre 2010

NAPOLI emergenza RIFIUTI- La colpa è dei cittadini!? Adesso BASTA!!


E' uscito ieri su Il corriere della sera una riflessione di Paolo Macry sull'emergenza rifiuti a Napoli. Una riflessione che non condividiamo affatto e che non aiuta la città e i napoletani a risolvere il probelma.
Mi duole dover criticare aspramente una riflessione infarcita di luoghi comuni e priva di seria analisi di un opinionista che so essere intelligente e acuto. Mi duole perchè se anche uno come Paolo Macry si lascia offuscare dall’ideologia (poichè conoscendolo non posso pensare che sia condizionato dalla proprietà del giornale su cui scrive)affrontando un problema che ciclicamente “stupra” la nostra città allora davvero siamo condannati all’impotenza e alla rassegnazione. 15 anni di commissariamenti straordinari, 2 anni di super straordinarietà in deroga a tutte le leggi e con potere assoluto del governo e di un suo rappresentante(Bertolaso) con miracolo incorporato in diretta televisiva non sono riusciti a risolvere il problema?? Possibile che a un fine opinionista, a uno storico raffinato non passi neppure per l’anticamera del cervello che forse si tratta di emergenze create ad arte?? Che forse il difetto sta nel manico come usa dire? Che forse essa è alimentata oltre che dalla camorra anche da interessi economici e politici potenti che , sia detto per inciso, stanno anche dietro le proprietà dei giornali in cui si scrive? L’oedine pubblòico e dunque la criminalità organizzata o meno spetta mantenerlo alle forze dell’ordine e non alla società civile, spetta ai media dar voce a quella parte di società civile che invece non è passiva e negli anni ha tentato di reagire e farsi ascoltare nel sislenzio assordante dei media locali. I quali dannio spazio ad essa solo quando ci sono gli scontri e ad essi dedicano dotti editoriali “riformisti”. Suggerirei al professor Macry di fare una piccola ricerca storica e vedere se riesce ad individuare uno solo di questi raffinati riformisti, autori di libri epocali, che abbia mai messo in discussione le scelte politiche-economiche e istituzionali adottate in questo 16 anni in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti in Campania.
Di seguito l'edotoriale in questione..cliccate clicca(Qui)
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