giovedì 25 settembre 2008

Barbara Berlusconi e i tormenti di un cittadino di sinistra


La vita è piena di sorprese.
Lo è nel, lavoro, nelle relazioni, negli affetti e adesso, per quel che mi riguarda, anche in politica.
Questo blog affronta quasi esclusivamente questioni napoletane e campane, ed è quello che faremo nei prossimi giorni anche con la ripresa delle attività di Pangea Blu. Tanta è la carne sul fuoco, la crisi di vivibilità, la stagnazione economica,la violenza camorristica, le opere continuamente annunciate e mai compiute,la crisi culturale e politica della città e della regione. Una crisi di identità collettiva che meriterebbe una classe dirigente all'altezza di questa sfida, la cui cifra dominante è invece l'utoreferenzialità.. La città dell'emergenza che è diventata ordinarietà meriterebbe ben altro. Ma questo sarà argomento di prossimi,più puntuali, post.
Oggi vorrei trattare un argomento all'apparenza estraneo ma che, a mio avviso,è invece il presupposto fondamentale (almeno per chi come me è stato, è e si considera "di sinistra")per dare un contributo ad affrontare nella sua dimensione strategica anche i tanti problemi di Napoli. E qui sono d'accordo con Claudio Velardi.."senza una visione strategica non andiamo da nessuna parte".
Dicevo che la vita è piena di sorprese e questa che voglio affrontare oggi è ....( per continuare clicca su ("leggi tutto")una sorpresa amara assai.
Dopo la sconfitta clamorosa della "sinistra radcale"e dei verdi alle ultime elezioni politiche, la vittoria di Berlusconi e il non entusiasmante risultato del Partito democratico di Veltroni, uno si aspettava, dopo il naturale scombussolamento iniziale, uno scatto, una ripresa di iniziativa, la costruzione di un movimento sociale e politico largo, unitario, di opposizione intransigente che ridesse entusiasmo e passione al popolo di sinistra. E invece assistiamo da mesi alla penosa riproposizione del "dialogo" con la maggioranza, alle liti infinite dentro rifondazione comunista e tra rifondazione e il resto della sinistra radicale.
Intanto l'uono col più grosso conflitto di interessi della storia delle democrazie occidentali governa allegramente questo paese.Una maggioranza che annovera al suo interno forze ormai smaccatamente razziste(la lega di Bossi...quello della secessione,, Calderoli... quello della legge porcata, Maroni..quello delle impronte ai bambini extracomunitari e Borghezio.. quello del raduno naziskin a Berlino), del ministro della difesa che difende i militanti della Repubblica di Salò e del sindaco di Roma che difende il fascismo tranne che per le leggi razziali.
Con un premier che non ha mai partecipato alla ricorrenza del 25 aprile e che rifiuta pervicacenente di definirsi antifascista!Da quando è in sella questo governo ha annunciato e messo in atto una serie di misure neofasciste e razziste da far tremare i polsi: contro i Rumeni, contro i Rom, contro gli zingari, contro gli immigrati(per la verità aveva iniziato il sindaco Pd di Firenze contro i lavavetri), contro le prostitute, contro i clochard, contro i writers, contro la libertà di dissenso dei cittadini napoletani nelle zone attorno alle discariche dei rifiuti e dei siti individuati per la costruzione degli inceneritori.Insomma un governo contro i più deboli e gli immigrati che grazie alla propaganda sulla questione della "sicurezza" identificata orma con "il diverso" e alla supina e verognosa disponibilità della stragrande maggioranza di giornali e televisioni vede, secondo i sondaggi, aumentare la sua popolarità e la fiducia dei cittadini. Di fronte a tutto questo e ai pericoli che un quadro simile può povocare al nostro sistema democratico(si pensi a quello che sta accadendo contro le persone di colore ance tra la società civile) assisto inebetito al balbettio dell'opposizione(escluso Di Pietro che però con la sinistra non ci "azzecca" affatto) e alla disinvoltura e sottovalutazione di tanti intellettuali e opinion makers che pure sono sinceri democratici. Di qui la rabbia, l'amarezza e la preoccupazione che mi pervade. Ma, vi starete chiedendo, cosa c'entra il tormento?
Il tormento deriva dal fatto che chi si dichiara solennemente anifascista è G.Fini, chi sostiene che "c'è l'esigenza di regolamentare il conflitto d'interessi in Italia, l'esigenza e non la richiesta, perchè la maggioranza degli elettori ha votato per Berlusconi" è Barbara Berlusconi, chi sostiene che questo capitalismo senza regole, questo liberismo spinto va regolato e controllato daggli Stati è N. Sarkozi, chi alza la voce contro i provedimenti del governo in materia di immigrazone e sicurezza e denuncia i pericoli di razzismo è Famiglia Cristiana!!
Vi pare normale che una persona di sinistra oggi debba sentirsi rappresentato quasi unicamente da questi ultimi?
Se non è tomento questo?
Voi cosa ne pensate?

25 commenti:

Unknown ha detto...

I commenti lasciati su questo post sono "scomarsi" per cause tecniche. Me ne rammarico profondamene e chiedo scusa a Beau, Franco Tambaro, Francesca Ippolito, Federica, Flavia, Il Russo, C.Kent e tutti gli altri :(
ps. da questo momento la funzione è ripristinata e dunque potete commentare senza rischi di nuove "scomparse".

Anonimo ha detto...

vabbè riposto... finalmente hai ripreso la parola presidente. il silenzio era dovuto a questi tormenti?
il post mi piace pone un problema enorme e un malessere che viviamo un pò tutti noi

Anonimo ha detto...

...mica lo ricordo, il mio commento...

Insomma, caro Luca, a Sinistra del Pd ci vuole un nuovo PARTITO DI GOVERNO che sia capace nel breve periodo (v. l'intervista di ieri su "Liberazione" a Mussi:

- di salvaguardare la rappresentanza della Sinistra italiane, almeno nel Parlamento Europeo (temo che lo sbarramento non scenda al di sotto del 5%, visto che, ormai, il Governo fa ciò che vuole

nel lunghissimo periodo, purtroppo:

- di riconquistare una rappresentanza nel Parlamento italiano.

Come riuscirci? 'E' una parola'...ma, per tentare di risorgere - impresa difficilissima - la 'parola' va intanto rivolta, tra gli altri, a Ferrero (peraltro, ex Ministro...), a Fava, ai Socialisti con la S maiuscola, ai Verdi con la V maiuscola, etc e anche a qualcuno del Pd.

Ciao

Franco Tàmbaro

Anonimo ha detto...

Succede solo ai migliori, "Pangeatico Blues" :-)
B.

Franco Tàmbaro ha detto...

O.T.

NO! Alla centrale a turbogas di Vigliena

Cari amici,

la lotta per contrastare l’entrata in esercizio della turbogas di Vigliena in queste ore è divenuta ancora più dura.
Secondo il decreto che ne ha autorizzato la costruzione, la centrale doveva entrare in esercizio - tassativamente - il 1 luglio 2008. In pratica, era a partire da questa data che la Tirreno Power aveva l’obbligo di produrre energia elettrica nel nuovo impianto di Vigliena. A tutt’oggi, 25 settembre 2008, i lavori non sono stati, invece, ancora ultimati.
La questione è stata già posta, nel mese di luglio, all’attenzione della Procura della Repubblica di Napoli.
La Tirreno Power, per non incorrere nel rischio di dovere affrontare l’incognita di una nuova verifica circa la permanenza dei presupposti in base ai quali ottenne la concessione, ha dichiarato ufficialmente che in data 9 settembre 2008 “è stata effettuata la prima accensione”; e, quindi, la centrale è entrata in funzione.
Appare in tutta evidenza che già questa dichiarazione è di per sé sufficiente per l’applicazione della clausola che prevedeva la sospensione dei lavori e la verifica delle condizioni tecniche ed ambientali nel momento in cui che l’impianto non fosse stato in esercizio al 1° luglio 2008. Lo ammettono essi stessi.
La realtà è che stanno maldestramente forzando i tempi perché temono fortemente - qualora si pervenisse alla nuova verifica sulla permanenza dei requisiti - che possa essere rimessa in discussione non solo la realizzazione della centrale termoelettrica a turbogas ma addirittura l’insieme dei progetti che hanno messo in cantiere, i quali - questo è sicuro - devasteranno ulteriormente il quartiere e l’intera città di Napoli.
La Commissione Territorio e Ambiente del Comune di Napoli, in data 6 agosto 2008, chiese all’assessore Nasti di organizzare un sopralluogo presso il cantiere di Vigliena. Il sopralluogo è stato rinviato più volte dall’azienda che, consapevole del fatto che quello di Vigliena è - allo stato - ancora un cantiere, lo ha astutamente impedito
Ieri, 25 settembre 2008, il Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Napoli, Migliaccio, mi ha comunicato che l’assessore Nasti, d’intesa con i vertici della Tirreno Power, ha stabilito una nuova data per il sopralluogo. Secondo l’assessore questo rinvio è dovuto all’impraticabilità del cantiere, dato che sono ancora in corso dei lavori che lo rendono inaccessibile e che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità dei consiglieri. Il sopralluogo - sempre secondo Nasti - dovrebbe essere effettuato in data 14 ottobre 2008.
Inoltre, la Tirreno Power S.p.A. ha diffuso, tramite la Municipalità e la collaborazione di alcuni cittadini di Vigliena, una serie di volantini e locandine per i quartieri di San Giovanni e Barra. Nei volantini si preannuncia che sono in corso le attività di collaudo della centrale e che tali attività potranno arrecare, momentaneamente, dei disagi che saranno risolti nel giro di pochi giorni.
Anche in questa circostanza il volantino della Tirreno Power conferma quello che è già arcinoto: la centrale non è in esercizio! Ragion per cui deve essere fermata la sua costruzione. In difetto, diviene palese l’illegalità della prosecuzione dei lavori.
Registriamo ancora oggi la pervicacia della Presidente della VI Municipalità, Cozzino, incessantemente schierata a fianco della Tirreno Power. Già in data 10 settembre le abbiamo chiesto di conoscere il contenuto della missiva inviata dall’azienda nella quale quest’ultima dichiarava l’avvenuta accensione della centrale. Purtroppo, però, anche in questa occasione abbiamo dovuto riscontrare - per l’ennesima volta - un’inaccettabile e netto diniego ad ottemperare a quanto disposto dalla legge in tema di partecipazione dei cittadini al procedimento.
In questo momento cruciale della costruzione della turbogas l’impresa teme l’iniziativa dei residenti, ai quali enunciano, d’intesa coi sostenitori politici, che si apprestano a riqualificare l’area di Vigliena. Non conosciamo tutti gli “argomenti” che stanno mettendo in opera per ottenere quella che chiamano la “benevola comprensione” dei “cittadini”; ci auguriamo che gli “argomenti” siano di alto profilo.
Grazie alla nostra lotta - quella di uno sparuto gruppo di cittadini che non si arrende di fronte all’arroganza e alle prepotenze messe in atto dai nostri interlocutori -, è stata pubblicata, sul sito del Comune di Napoli, così come previsto dalle normative in materia, la relazione semestrale della Tirreno Power sullo stato del progetto. In pratica l’azienda è stata obbligata ad informare la cittadinanza. Dalla relazione emerge una miriade di palesi violazioni delle prescrizioni dettate dal decreto autorizzativo.
L’assessore Nasti ha cumulato - sull’insieme delle questioni relative alla nostra lotta - gravi responsabilità a suo carico. Non è intervenuto per informare i Ministeri competenti sulla inosservanza delle prescrizioni e per chiedere la sospensione dei lavori. Non vuole, ancora oggi, nonostante le reiterate richieste, metterci a disposizione tutta la documentazione concernente il nuovo procedimento in corso presso il Ministero dell’Ambiente per la verifica dei presupposti concessori. Inoltre ha comunicato con tre anni di ritardo al Ministero per le Attività Produttive e al Ministero dell’Ambiente che era il caso di far partecipare al procedimento il Comitato Civico di San Giovanni a Teduccio, ritenendolo legittimato. La risposta dei Ministeri competenti ha fatto rilevare che la comunicazione dell’assessore Nasti era avventa quando il procedimento si era ormai concluso. Per questa grave inosservanza della legge, Nasti ci ha arrecato un notevole danno.
Personalmente penso che dovremo dare alla cittadinanza la più ampia informazione su quello che sta avvenendo, e, contemporaneamente, ritornare in Procura per integrare gli esposti già depositati, allegando tutta la documentazione raccolta dal mese di luglio ad oggi, dalla quale si evince che quello di Vigliena è, allo stato, ancora un cantiere. La Magistratura va altresì informata di tutte quante le altre inadempienze che abbiamo ravvisato.
Per compiere una riflessione collettiva, sull’insieme dei problemi esposti, penso che sia opportuno incontrarci lunedì, 29 settembre, alle ore 18,00, nei locali di Marco Sacco in Corso San Giovanni a Teduccio 83.
Vi saluto cordialmente.
Enzo Morreale

Anonimo ha detto...

Caro Luca ti invio un mio commento a caldo.
La conclusione del tuo intervento mi lascia sconcertato. La sinistra non deve essere un recinto in cui essere confinati. Anzi è necessario che la sinistra si connoti sempre di più come la patria delle buone idee e della capacità di tradurle in fatti. Nel merito non credo che Berlusconi o la Lega siano un pericolo per la democrazia. Il vero pericolo per la democrazia (la nostra patria ideale) viene dal combinato disposto di criminalità e malgoverno che si reggono a vicenda. La prima esigenza per riprendere un discorso di sinistra seguito dai fatti è che chi ha governato male, anzi malissimo, Napoli e la Campania, lasci spazio a chi ha segnalato in tempo gli errori e i pericoli. Mi permetto di ricordarti che più volte nei nostri discorsi abbiamo convenuto, prima di Maroni, il ministro leghista che tu esecri, che nel sud era in atto una guerra civile tra il popolo della camorra e il popolo della democrazia per la conquista del territorio. Il leghista, però, è stato il primo uomo pubblico che la detto espressammente. Io lo sostengo e me me fotto che non è un "compagno". La sfida non è quindi nel gridare al pericolo ma nel promuovere una classe dirigente in grado di dire, dopo gli inganni del tutto va bene, la verità(modesta, piccola contingente ma pur sempre la verità).

Anonimo ha detto...

O.T. dal blog di Di Pietro:

Il problema dei rifiuti in Campania non è stato risolto, le responsabilità politiche non sono state ancora accertate, c’è stato solo uno scarica barile generale di governi di centrodestra e centrosinistra che si sono alternati per lo sfruttamento di un territorio che è uscito devastato nell’immagine, nell’economia, nella dignità di coloro che ogni giorno cercano di condurre una vita dignitosa. Berlusconi è volato a Napoli per qualche CDM, ha chiamato a se qualche giornalista, qualche televisione nazionale e privata, ha mandato qualche militare, ha utilizzato le forze dell’ordine per tirare qualche manganellata ai manifestanti di Chiaiano, mentre qualche scugnizzo assoldato dalla Camorra ha incendiato cassonetti di rifiuti sparsi per le strade. Poi, finalmente sbloccati i finanziamenti per la costruzione di 3 nuovi inceneritori e 10 discariche, la calma è improvvisamente tornata, i media sono scomparsi, e gli spazzini hanno ripulito il centro di Napoli.

La realtà è diversa, sui rifiuti. La situazione non è cambiata, me lo scrivono centinaia di cittadini. La monnezza a Napoli e dintorni, anche se non in centro, c’è ancora. E come a Napoli in Campania. Dispongo già di numerose foto e servizi che lo testimoniano. Invito anzi i cittadini della Campania a fotografare le situazioni di degrado e ad inviarmi (all'email suggerimenti_sito@italiadeivalori.it) il materiale fotografico corredato di data e luogo dello scatto, le pubblicherò nel mio blog.

Nel frattempo il nostro inviato al processo per lo scandalo dei rifiuti in Campania, così come sto facendo per quello Mills e Spartacus, ha girato un servizio dell’udienza del processo Bassolino-Impregilo, udienza che come avrete appreso è stata rinviata. Nel processo che lo coinvolge, l'ancora in carica governatore della Campania Antonio Bassolino, è accusato, insieme ad altre 28 persone, di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture.

Riporto di seguito il testo del servizio del nostro inviato.

"C’è anche il governatore della Campania, Antonio Bassolino, fra le 29 persone rinviate a giudizio accusate di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frodi pubbliche in forniture. L’inchiesta riguarda la Fibe, società controllata da Impregilo, che secondo l’accusa si sarebbe intascata i fondi pubblici che dovevano servire a far funzionare l’inceneritore di Acerra che avrebbe dovuto trasformare i rifiuti in energia tramite combustione.

Ebbene, l’inceneritore in questione non è mai entrato in funzione e i rifiuti sarebbero stati disseminati e nascosti in vaste discariche abusive della Campania.
Secondo i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo gli impianti di Acerra dichiarati difettosi avrebbero comportato ulteriori vantaggi economici per la Fibe. Perciò hanno congelato i conti correnti italiani del gruppo Impregilo per un valore di 750 milioni di euro.

L’udienza di oggi mercoledì 24 settembre 2008, la quarta, si svolge nell’aula bunker del carcere napoletano di Poggioreale presieduta dal gup Alberto Vecchione.
Ci sono volute 2 ore per fare l’appello dei presenti, decine di avvocati che rappresentano ben 552 comuni campani che si sono dichiarati parte offesa, 152 dei quali costituiti in parte civile.

Molti degli avvocati assenti all’appello sono arrivati in ritardo, nessuno degli imputati è presente in aula, tantomeno Antonio Bassolino, inizialmente nella doppia veste di accusato in quanto commissario straordinario per l’emergenza rifiuti e di parte lesa in quanto governatore della regione Campania. Ebbene in questo processo ne risponde solo in qualità di accusato, difeso dall’avvocato Massimo Krogh. A rappresentare la regione Campania è stato nominato un commissario d’ufficio.

L’inchiesta iniziata nel 2005, dopo 3 anni non è ancora giunta a dibattere nemmeno le questioni preliminari, e tanto meno oggi sembra si possa iniziare, visto che sono molte le questioni sollevate, tra cui l’ammissione nella citazione di responsabilità. In pratica alcuni comuni chiedono di citare in giudizio il Ministero dell’Interno, senza capire bene a quale titolo, e il dipartimento della protezione civile. Ma non solo. In aula alcuni difensori, tra cui quelli di Fibe contestano le notifiche inviate dal Tribunale, che sarebbero state recapitate con 19 giorni di anticipo anziché i 20 minimi previsti. Tutte sollevazioni che inducono gli avvocati delle parti chiamate in causa a chiedere il rinvio dell’udienza.

Il collegio giudicante dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, per voce del gup Vecchione, ha ritenuto leggitime le richieste avanzate, e di conseguenza accolto la richiesta di rinvio dell’udienza rimandata al 12 novembre prossimo.
Ora sentiamo qualche battuta a caldo dall’avvocato difensore di Bassolino Massimo Krogh e dall’avvocato che rappresenta lo Stato, che è Federico Vigoriti.

Daniele Martinelli: Avvocato. In questo processo c'è stato il ricorso di 552 comuni che hanno chiesto di entrare come parte civile. Come si configura questa mossa?
Massimo Krogh: Si configura un processo molto poco gestibile, perché il numero delle parti e la carenza delle strutture giudiziarie non consente una gestione del processo praticabile. Questo naturalmente, per me che difendo il governatore Bassolino, è una cosa che dispiace. Vorremo fare il processo al più presto possibile per dimostrare la sua non colpevolezza.
Daniele Martinelli: A parte la sua posizione di Presidente della Regione, parte lesa e anche...
Massimo Krogh: Lui come Presidente della Regione purtroppo è imputato, però come tale si ritiene innocente, vuole fare il processo e lo vuole fare presto.
Daniele Martinelli: Cosa ha detto in questi giorni Bassolino, dato che non si è presentato?
Massimo Krogh: Su questo non posso fare commenti da parte del mio cliente.

Daniele Martinelli: Avvocato. Questa riunione di consiglio ha allungato i tempi di questo processo. Che sta succedendo?
Federico Vigoriti: Succede che non riusciamo ancora a raggiungere neanche la fase delle questioni preliminari. Siamo ancora, dopo quattro udienze e una quinta del 12 novembre, a cui è stato rinviato il processo, nella fase della costituzione delle parti. In pratica, questa fase che dovrebbe occupare soltanto il momento iniziale del dibattimento si sta protraendo purtroppo, per il numero delle parti che vi sono intervenute, per parecchi mesi.
Daniele Martinelli: Per cui si avvicina una prescrizione reale di questo processo.
Federico Vigoriti: Si. In applicazione delle norme vigenti, credo che i reati più gravi, se i calcoli sono esatti, si prescriveranno a fine 2011 e inizio 2012. In pratica, di qui al 2012 processualmente parlando è come dire da qui a dopodomani. Sarà veramente un miracolo se riusciremo entro il termine di prescrizione dei reati ad arrivare ad una sentenza di primo grado."

Postato da Antonio Di Pietro

vincenzo acampora ha detto...

Caro Luca ,concordo con le tue considerazioni.Ma bisogna tentare di fare qualcosa,non possiamo rimanere inerti o meglio non reagire alle azioni messe in campo dal Governo di centrodestra.Gia l'iniziativa di sabato 27 sett 08della Cgil con le manifestazioni per i "diritti "e contro il governo Berlusconi mi sembra una buona ed interessante iniziativa.Ma come rilevo anche nel tuo articolo,dove sono finiti tutti quei compagni militanti ed elettori della sinistra.Penso che vadano sollecitati ad un "risveglio".L'impoverimento sociale ed economico del Paese è evidente,la crisi economica investe non solo le categorie piu deboli ma anche il cosiddetto cetomedio.Penso che tutta la rete delle associazioni,delle Fondazioni possono contribuire a promuovere anche una azione nuova per la costituzione di Partiti riformisti e di sinistra, che su contenuti e proposte chiare e concrete coinvolgano i cittadini.Oggi non si sa dove si può discutere o esprimere la propria opinione (non dico decidere ,che sarebbe anche una priorità ).IL gruppo dirigente del PD in primis Weltroni hanno voluto "scimmiottare "il Berlusca uscendone con le ossa rotte e distruggendo anche quella parte positiva della esperienza dell'Ulivo.Su tale questione condivido l'azione di D'Alema,non si può essere "autosufficienti "sia per fare opposizione ,ma anche per governare gli EELL.Che si farà per le elezioni amministrative .Quali coalizioni si proporranno? Altra questione è l'attacco alla "democrazia " ,su tale principi non possiamo essere superficiali.Penso che una battaglia per contrastare la proposta del PDL sul sistema elettorale per le Europee vada portata avanti con tenacia ed incisività.Non si può consentire lo sbarramento al 5% con lista bloccata.Quindi ,non perdiamo altro tempo,diamoci da fare,sfruttiamo tutte le occasione per contribuire a ricostruire un tessuto politico e sociale ,che dalla difesa dei prncipi democratici avvii anche proposte ed idee autenticamente riformiste non solo per la difesa dei diritti,ma anche per rilanciare un processo di sviluppo economico-sociale per dare la possibilità ad un intero Paese di riprendersi.
Quindi al lavoro e alla lotta.un abbraccio dal compagno v.Acampora

Alessandro Biamonte - Buongiorno Napoli ha detto...

Caro Luca,
continuiamo a dire delle verità. Il problema è che questa situazione è stata, in parte creata, dagli errori commessi dalla "nostra" stessa sinistra, ovvero da chi guidava - in modo autoreferenziale - i partiti della sinistra. E soprattutto dal malgoverno che ha imperversato a livello locale nel momento in cui è assurto a sistema di potere, sino al punto di allontanare i cittadini dall'interesse per la cosa pubblica.
Noi ce ne rendiamo conto e abbiamo sempre, dall'interno, gridato ciò che non andava. C'è stato invece chi, per opportunismo palatino, ha continuato a fare finta di niente. E ancora continua a fare finta di niente.
Ora, il vero problema è il modo in cui il messaggio viene esternato e messo in pratica. La gente ha bisogno di concretezza e soprattutto di sentire parlare il proprio linguaggio, sentire cioè quello che avrebbe detto di fronte ai cronici mali.
A costo di azzerare tutto, occorrerebbe vincere questa sfida. Per noi non è un problema, perché siamo guidati solo dalla coscienza civile senza doppi fini, non ambendo a pubblica prebenda. Ma per chi ha fatto della politica un mestiere - perché nullafacente nella vita di tutti i giorni - e ha occupato tutte le poltrone che erano disponibili, credo sia un po' difficile adeguarsi.
Occorrerebbe ritornare alla politica delle origini.

Unknown ha detto...

Mi rispecchio totalmente nella riflessione di Luca Stamati. Il suo "illuminismo", forse troppo romantico si dirà, il suo irriducibile, inconsumato anelito a volere intravedere per forza, ostinatamente, un barlume di un che, di un qualcosa, che ci porti verso un mondo altro e migliore, me lo rende simpatico, come un liceale. Egli ragiona infatti come se avesse vent'anni e questa credo sia la sua vera forza. Una classe politica fatta come lui, cambierebbe l'Italia in tre anni. Ma sono vecchi tutti. E' balsamo dunque, per le mie orecchie, la riflessione generosa e sofferta di Stamati; medica magari il mio tormento, che è simile al suo e spero anche al vostro. Ma tutto questo, forse, non basta. Pur tuttavia, una visione così passionale e appassionata della politica, vista ancora come Arte del Costruire e del Risolvere, è proprio quello che ci vorrebbe. In fondo servirebbe davvero poco per ricostruire la Democrazia, oggi divenuta silenziosamente invisibile; servirebbe davvero niente per rigenerare il tessuto asfittico di una Politica ridotta ad Arte della Disperazione e del Profitto, invece che elevata a Magistero della Speranza e della Fantasia. La gente. Ritenere la gente già irrimediabilmente svenduta al nostro Tyrannus Rex ingiallito e retrò - rispetto al quale un Sarkozy, dal punto di vista politico, mi sembra Che Guevara - è però probabilmente pessimistico. Il problema centrale è ancora una volta, a mio modesto avviso, il cosiddetto Paese Reale. La gente segue chi la sa appassionare. Si è distrutto in pochi mesi un immenso capitale accumulato a partire dal Dopoguerra. Sono cambiati solo i simboli e i feticci, ma proprio la Lega, lo si è detto, riempie il Vuoto che ci si è costruito con le proprie mani, con tutta quella fretta di togliersi di dosso l'Infezione, la Lebbra dell'Umanità: il Comunismo. Peccato che nessuno ricordi mai che uno dei padri di questa Patria e della Costituzione fu proprio Umberto Terracini: un comunista. Orrore. Qui ci vorrebbe un bravo comico per confezionare una degna boutade. Dite a Berlusconi che la Costituzione l'ha fatta un comunista e troverete il mezzo per togliervelo dai piedi come Presidente del Consiglio: per decenza non dovrebbe più giurare su una carta firmata da un comunista. Mi capita, insomma, in altri termini, di avere spesso a che fare con la gente: in laboratori, seminari, pubblici consessi. Gente di tutte le età e fasce sociali. Mi si creda. Ci vuole davvero poco a convincere gli italiani a prendere una strada diversa. Ma allora, se ci vuole così poco a tirarsi appresso questi italiani "brava gente", perché la Sinistra non reagisce alla débâcle, rifletterebbe tormendandosi Luca Stamati? Chissà. Forse bisognerebbe imparare a parlare alla gente con il cuore di un ventenne. Allora, probabilmente, assistereste al miracolo. Una visione troppo romantica? Sì. Viva il Romanticismo e viva il '68, fra le poche cose interessanti avvenute nel Dopoguerra in questo Paese: attingete a piene mani, prego. Non ci sarebbe più posto per Nani di Spirito in questo disperato, sublime Paese. Nostalgia? Forse. Ma io sono un ventenne, come Stamati.

Anonimo ha detto...

Lucari..hai letto l'intervista di Uolter sul corriere di domenica? sembrerebbe darti ragione..questo non ti pone qualche problema? eheheh

Anonimo ha detto...

Questo post mi è piaciuto molto. Se non sapessi che c'è scritta la verità sull'amministrazione di sinistra e sulle mancanze
poitico - amministrtative in Italia, mi sembrerebbe di assistere ad una puntata di quei films anni '80 futuristici e ridicoli che, però, ottenevano successo. ;)

T.P.

Anonimo ha detto...

per ex bassoliniano
Veltroni e stamati stanno fuori dal mondo!!

Anonimo ha detto...

Il tuo post come avevo già scritto nel commento scomparso è intrigante e ricco di spunti ma il fatto che Veltroni abbia, come dire, simili suggestioni ma fa pensare he la questione non sia seria ehehehehehee

Unknown ha detto...

@TP
:) e grazie di essere passata
@ Kent e altri
non credo che l'attualità o la giustezz di una analisi o di una idea dipenda da chi la fa propria e persino da chi la enuncia. o no?

pinco pocchio ha detto...

Non riesco a capire perché Ti meravigli delle dichiarazioni di Fini, Barbara Berlusconi e di Sarkozy.
Ormai regna il modello politico americano: puoi dire qualunque bugia purché tu la dica bene ed abbia un aspetto accattivante. La gente ti crederà, almeno il tempo necessario per mettere la preziosa crocetta di grafite sulla scheda ....
Quanto a Famiglia Cristiana, beh, sono decenni che sui temi della vera solidarietà, della tolleranza per i diseredati e dell'associazionismo no profit, i cattolici di sinistra sono, nei fatti, molto più a sinistra anche della sinistra radicale - troppo presa a seminare anarchia e odio di classe, speculare all'odio razziale professato dall'estrema destra per concentrarsi sui veri problemi di tutti-: nulla di nuovo sotto il sol, direi.
Saluti

Anonimo ha detto...

@brino brucci
la meraviglia stava nel fatto che fossero loro a dire queste cose e non l'attuale opposizione parlamentare

il Russo ha detto...

Cribbio, i commenti sono ripartiti e fatto molta strada dalle mie iniziali considerazioni che sono state riportate alla fin fine da altri.

Unknown ha detto...

Debbo qualche risposta....
@Franco Tambaro
d'accordo con te sulla necessità di un partito nuovo e unito e dunque una rappresentanza parlamentare a quelli che sono fuori. Sul che fare ritengo però che ti rivlgi agli indirizzi sbagliati occorre a mio avviso "ripartire da sè" se i cittadini non si organizzano e non riprendono la parola la vedonera. ma dobbiamo riparlarne con calme e magari insieme ad altri. Anzo che ne dici se organizziamo un incontro allargato proprio su questi temi?
L'initypo naturalmente vale anche per Ernesto, enzo acampora e gli altri

Unknown ha detto...

@vincenzo improta
Vincenzo occuparsi delle questioni che poni(e che fai bene a ricordare come anche il frutto di nostre discussioni) e se "La sfida è quindi nel promuovere una classe dirigente in grado di dire, dopo gli inganni del tutto va bene, la verità(modesta, piccola contingente ma pur sempre la verità" perchè tutto questo,che condivido, ci dovrebbe impedire di denunciare il pericolo che corre la nostra democrazia e il clima di razzismo che si respira in italia e a napoli?. Oggi prsino G.Fini denuncia questo pericolo...
@Biamonte
Caro Alessandro sempre puntuale e serio ma sei sicuro che la politica delle"origini" possa aiutare?
PS
anche a voi due rinnovo lo stesso invito ad approfondire insieme

Anonimo ha detto...

Beh Gianfranco Fini ha appena lanciato un allarme che sicuramente aumenterà il vostro tormento ehehehe
leggete leggete su
http://smclakkent.blogspot.com

Anonimo ha detto...

E i compagni di "faniglia cristiana"? leggete un pò...

ANSA)- ROMA, 30 SET- 'Mentre i capi di Stato all'Onu facevano il punto su come ridurre poverta' e fame, c'e' chi ha preferito restare a casa tra massaggi e tisane'. Lo scrive Famiglia cristiana nell'editoriale del prossimo numero, aggiungendo che 'la risposta alla cooperazione allo sviluppo l'Italia l'aveva gia' data: zero euro di spesa. Inutile, quindi, andare a New York. E' davvero singolare - commenta la rivista dei Paolini - che si parli di aiutare chi emigra per fame, e poi si taglino i fondi.

Anonimo ha detto...

Fini si dichiara antifascista, Fini lancia l'allarme razzismo in Italia, Fini è per il voto agli immigrati....
Lucariè ho deciso a prosima volta voto Fini :)

Anonimo ha detto...

Non conoscevo il blog e non conoscevo Pangea Blu, avevo solo sentito parlare di Stamati. Questo post mi piace molto e sono d'accordo con Ernesto, dovremmo riflettere un pò di più tutti su quello che sta accadendo e non sttovalutare più.

pinco pocchio ha detto...

Pensate davvero che la colpa dell'angosciosa crisi dei mercati sia imputabile soltanto ad avventurieri con le sembianze di finanzieri in gessato e scarpe nere tirate a lucido, vecchie famiglie ebraiche dal nome di merchant banks, e politicanti senza scrupoli?
Se nutrite qualche legittimo dubbio al riguardo, allora il nuovo post "vatti a fidare dei nobel !" su www.implosione.blogspot.com è proprio quel che fa per voi.