venerdì 4 aprile 2014

I PROBLEMI DI NAPOLI e dei napoletani SECONDO ... le pagine dei gruppi più frequentati su FACEBOOK

A leggere le pagine dei gruppi,con più iscritti, che si occupano di Napoli su Facebook e soffermandosi sui post che raccolgono più commenti e dunque,si suppone, più coinvolgimento e sensibilità, i problemi da cui sono attanagliati la città e i napoletani sarebbero abbastanza sorprendenti. Nell'ordine le priorità sono... le sorti della squadra di calcio cittadina, il lungomare chiuso al traffico, i venditori abusivi sullo stesso lungomare e su via Roma, la scarsezza e la lentezza dei mezzi pubblici (autobus), il degrado della villa comunale,gli "eventi" organizzati dal Sindaco (regate Coppa America,Pizza Festival,Coppa Davis ecc.) ma sempre legati alle loro conseguenze sulla mobilità in auto attorno al lungomare, la raccolta dei rifiuti solidi urbani e le buche su molte strade.La causa i tutti questi problemi viene naturalmente indicata, in tutti i post e in tutti i commenti di questi gruppi, nelle incapacità politico-amministrative e caratteriali di Luigi De Magistris.Se ne dovrebbe dedurre dunque che rimosso il sindaco o che,se egli rinsavito, ci ripensasse e ripristinasse la circolazione delle auto sul lungomare, eliminasse le buche dal manto stradale, ripulisse via Roma e il lungomare dai venditori ambulanti abusivi, efficentasse il servizio di trasporto pubblico su gomma, potenziasse la raccolta dei rifiuti e la squadra di De Laurentis vincesse qualche partita in più... Napoli sarebbe una città con pochissimi problemi e la qualità della vita dei suoi cittadini salirebbe a livello delle città italiane al vertice della classifica. Ma è davvero così? Non sono napoletano ma vivo a Napoli ormai dal lontano 1980 e ritengo che la questione non sia così semplice. O meglio questi problemi esistono e rendono più difficile la vita quotidiana di questa città ma,se non inserite nel giusto contesto e al di fuori di una analisi profonda delle vere cause del degrado e delle prospettive future, rischiano di fuorviare e distrarre chiunque voglia davvero impegnarsi a cambiare il destino di quest'area metropolitana. Il sindaco è sicuramente tra i responsabili del degrado ma non il maggiore di essi. All'incapacità politico-amministrativa di De Magistris e della sua giunta fa fronte una opposizione politica di destra del tutto inesistente e, a sinistra, un Pd ambiguo e assolutamente impalpabile e un M5stelle invisibile nel dibattito mediatico cittadino sui problemi di Napoli. L'incapacità del Sindaco ha sicuramente aggravato la situazione debitoria ereditata e portato il Comune a rischio di dissesto finanziario ma va detto che il responsabile politico maggiore della crisi economica e sociale è chi di risorse economiche ne aveva e ne ha di più a disposizione..la Regione Campania. Stefano Caldoro che a differenza di de Magistris non si espone mai, procede per linee curve e beneficia dell'appoggio sostanziale della finta opposizione del Pd, gode anche di buona stampa nei media locali. I cittadini napoletani che vivono sulla loro pelle il degrado e il disagio sociale rappresentano la maggioranza ma sono delusi, sfiduciati, non rappresentati e soprattutto divisi tra loro.Il degrado urbanistico e strutturale,economico, sociale e dei servizi di cui soffrono le periferie urbane si somma alla mancanza di lavoro e di futuro dei disoccupati, nuovi e di lunga durata, al precariato diffuso,al lavoro nero, al non lavoro e alla mancanza di qualsiasi prospettiva di trovarlo da parte di quasi 2 giovani su 3. In un contesto di crisi simile la camorra si muove come topi nel formaggio e strangola ancora di più il territorio contribuendo al degrado e alla disperazione del territorio e del suo futuro.Investire su interventi strutturali, su politiche di bonifica e sviluppo per creare nuovo lavoro per le imprese e nuovi posti di lavoro per i napoletani è l'unica prospettiva credibile. Se non si parte da qui si rischia di esercitarsi in chiacchiere da salotto. Se provate a fare una ricerca, sulle pagine dei gruppi che,su Facebook, si occupano di questi ultimi problemi(lavoro,disoccupazione,precarietà e sviluppo,periferie) sono pochissimi e poco frequentati e qualche timido post che provi ad affrontare quest temi non riceve che qualche "mi piace" e, quando va bene, 7 o 8 commenti. Questa è la situazione.Come se ne esce?
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

vuò sapè perchè a ggente e facebook s'e lamenta re coose che scrivi? e no do o'lavoro ca manca?? perchè "a gallina fa l'ova e o' gall ci abbrucia o'culo"

Anonimo ha detto...

sono un ex disoccupato di lunga durata. Il post è molto stuzzicante e mette "il dito nella piaga" ma credo lei sappia che facebook è solo una piazza virtuale dove si va a farsi vedere.. il disoccupato o il precario senza una famiglia alle spalle non ha internet.. gli altri che il lavoro ce l'hanno si preoccupano della mobilità e del muoversi in auto. Ho visto questo post su Virgilio e poi, dopo averlo letto, sono venuto a curiosare sulla pagina fb dove l'ha pubblicato e...non è che c'è stata una discussione appassionata. Neppure i protagonisti dei "gruppi più frequentati" che lei cita nel post hanno partecipato.Mi scusi ma non credo che essi siano interessati alle tematiche che lei vorrebbe si affrontassero di più. In bocca al lupo comunque -D