mercoledì 23 maggio 2012

Falcone e la nebbia della retorica

Nulla è più nefasto della retorica. La retorica celebrativa del potere circonda di nebbia le questioni e distrae dai fatti. Tutti oggi si affannano a celebrare - retoricamente- Giovanni Falcone, politici e giornalisti, presenti sulla scena da prima della sua morte. che nulla hanno fatto per raccoglierne l’eredità oggi pontificano e spuzzano commozzione un tanto al chilo. Ecco perchè oggi riporto quello che , su Falcone, ha detto la Boccassini e che, meritoriamente, Saviano riporta sulla sua pagina facebook. “Non c’è stato uomo in Italia che ha accumulato nella sua vita più sconfitte di Falcone: bocciato come consigliere istruttore, bocciato come procuratore di Palermo, bocciato come candidato al CSM e sarebbe stato bocciato anche come procuratore nazionale antimafia se non fosse stato ucciso. Eppure ogni anno si celebra l’esistenza di Giovanni come fosse stata premiata da pubblici riconoscimenti o apprezzata nella sua eccellenza. Un altro paradosso. Non c’è stato uomo la cui fiducia e amicizia è stata tradita con più determinazione e malignità.” Ilda Boccassini e giusto per essere chiari fino in fondo e sgombrare equivoci di parte riporto anche questo: “Falcone sciorina sentenze in tivù, è un comico, un guitto, che può gareggiare coi comici del sabato sera” ( da La Repubblica, 9 gennaio 1992)
Ti piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nessun commento: