mercoledì 6 febbraio 2008

Una critica molto dura, forse ingiusta, certamente utile

Come molti di voi ricorderanno il giorno 1 febbraio 2008 La repubblica - napoli ha pubblicato in prima pagina un mio intervento sulla questione rifiuti dal titolo "Il mulino del Cnr per la differenziata" (qui)
L'intervento è piaciuto a molti ed è dispiaciuto ad altri naturalmente.
In particolar modo non è piaciuto affatto al presidente di Confapi - campania Maurizio Genito, il quale ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera a repubblica. Il giornale l'ha pubblicata (nella rubrica delle lettere) oggi, mercoledì 06 febbraio 2008.
La lettera è dura nei miei confronti e pone al centro non il merito del mio intervento ma la delicata e importante questione della trasparenza e della credibilità che sono alla base del rapporto tra istituzioni e cittadini.
La questione mi pare non di poco conto e dunque,affinchè ognuno possa esprimersi nel merito,riporto di seguito la lettera del presidente Maurizio Genito....

"San Francisco e noi"
di Maurizio Genito
(Presidente Confapi Campania)

Mi riferisco all'articolo di Luca Stamati del primo febbraio. Per trasformare la questione rifiuti da un dramma a un'opportunità, è evidentemente necessario un piano integrato. Quanto più possibile distante, come impostazione, dal ciclo dei rifiuti che ci ha portati in questa situazione (e che sta tra le cose che sono state fatte, a riprendere un tema caro a Stamati). Il problema più grosso è però.... a monte, sta nella credibilità dei rappresentanti istituzionali e nella necessità di creare o ricreare un rapporto positivo tra cittadini e classe politica. Entrambi questi limiti si manifestano allorquando, di fronte all'esperienza di San Francisco, ai risultati importantissimi raggiunti dal Cnr (vera perla universale per Napoli e la Campania), sentiamo porsi nell'Olimpo dei grandi profeti del "si può" chi ha avuto un ruolo non secondario nell'amministrazione territoriale negli ultimi anni. Se si può, caro Luca Stamati, oggi presidente di Pangea Blu, arrivare a "rifiuti zero" (e poi in quanto tempo?) perché non è stato fatto negli anni in cui, per esempio, egli è stato assessore all'Ambiente della Provincia di Napoli? O è un caso di omonimia? Ergendomi per una volta anch'io a facile profeta, prevedo la risposta del tipo: abbiamo avviato questo e fatto quest'altro, studiato i massimi sistemi (magari con tanto di studi di fattibilità). Ma un giro tra i i sacchetti ammassati vale più di mille risposte.
PS.
Nel frattempo il corriere della sera ha pubblicato oggi(15 febbraio 2008) in prima pagina uno "scoop" a firma di G.Stella che al danno aggiunge la beffa

Corriere dela Sera
Napoli. I rifiuti
C’è un piano sepolto dal 2003 in un cassetto
di Gian Antonio Stella

Se fosse un furbo matricolato, il nuovo assessore campano all’ambiente (e all’immondizia) Walter Ganapini avrebbe potuto farselo pagare un’altra volta, il piano per la raccolta differenziata. E potete scommettere che nel casino avrebbe pure trovato chi gli scuciva i soldi. Ma siccome un furbone non è, il tecnico chiamato al capezzale (meglio: al cassonetto) di Napoli oggi dirà in giunta: «Il piano per salvare la città è questo». Miracolo! Due giorni dopo la nomina! Che svelto! Che genio! «No: il piano era in un cassetto. Già pronto. L’avevate dimenticato lì dal 2003».
Da non credere. Ma come: sono quindici anni che viene prorogata l’emergenza, quindici anni che si chiudono e si riaprono discariche, quindici anni che vescovi e camorristi e ambientalisti duri e puri marciano insieme sia contro le discariche sia contro gli inceneritori sia contro gli impianti di compostaggio, quindici anni che tutti si riempiono la bocca con le parole magiche raccolta differenziata» e allargano le braccia imponenti davanti all’ineluttabilità del destino e cosa salta fuori? Che avevano già tutto per partire. Tutto. In ogni dettaglio. E non partirono mai.
Lo studio particolareggiato per avviare operativamente la raccolta differenziata sotto il Vesuvio era stato commissionato nel 2002 dal Conai (il Consorzio nazionale imballaggi delegato dal decreto Ronchi a seguire il passaggio dal sistema delle discariche a un sistema integrato basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti) al milanese Fortunato Gallico. Il quale, ai tempi in cui era ai vertici dell’Amsa, la municipalizzata ambrosiana, aveva già affrontato con Walter Ganapini, allora assessore ambientalista della giunta comunale del leghista Marco Formentini, la grande crisi del 1995. Quando la capitale lombarda era stata messa in ginocchio dalla chiusura della discarica di Cerro Maggiore e i suoi abitanti, costretti a farsi carico del problema, si erano rapidamente adeguati alle nuove regole. Passando in quattro settimane, fiore all’occhiello di Ganapini e della giunta milanese, dal 12 al 33%.
Insomma: tra tante follie e tanti sprechi incredibili, il Commissariato partenopeo quella volta si era mosso bene. Andando a scegliere uno che «quella cosa lì» l’aveva già fatta con successo. Gallico aveva accettato l’incarico, aveva messo insieme una squadra di persone di cui si fidava e insieme erano scesi a Napoli battendola per mesi e mesi, strada per strada. Fino a trarne un piano chiaro e preciso sul «come» passare dall’emergenza perenne con le montagne di spazzatura alla raccolta differenziata. Quella che, in caso di successo, avrebbe non solo tolto «’a munnezza» dalle strade ma avrebbe spezzato la diffidenza secolare della gente permettendo di fare anche gli impianti del Cdr e i termovalorizzatori.
Le fasi operative erano tre. Una prima, sperimentale e immediata, su un pezzetto soltanto della città. Una seconda, di avviamento, che doveva coinvolgere 300 mila abitanti di Fuorigrotta, Chiaia e Bagnoli. Una terza, l’allargamento della raccolta «porta a porta», quella che funziona meglio, a tutta la metropoli campana. Belle parole, chiacchiere, pensamenti? Ma niente affatto. Tutto operativo. Vicolo per vicolo, condominio per condominio, numero civico per numero civico, scala per scala. Con la segnalazione di ogni punto in cui andavano messi i bidoni. La nota se in quella palazzina c’era o non c’era il portiere. Il percorso che via via avrebbe dovuto fare ogni camioncino. I giorni e gli orari del passaggio. Tutto ma proprio tutto, nei minimi particolari. Così che Napoli potesse immediatamente partire con il nuovo sistema svelenendo finalmente anni di risse, crisi e tensioni. Soddisfatto del lavoro, Fortunato Gallico consegnò il pesante malloppo di 400 pagine all’inizio del 2003. Fu pagato, ringraziato, elogiato: «Bravi, complimenti! Buon rientro a Milano. Venite a trovarci…». Da quel momento, pluff! Il piano sparì nel nulla. E per anni, mentre periodicamente si accumulavano cataste di pattume e si scatenavano rivolte di piazza, ogni tanto qualcuno sospirava: «Ah, se facessimo la raccolta differenziata…». Oppure: «Ah, se avessimo un piano…». O ancora: «Bisognerebbe far fare un piano operativo». Cinque anni sono passati, da allora. Cinque anni d’inferno, sul fronte della spazzatura prima che Ganapini scoprisse quel progetto già bello e fatto che vuole avviare subito, immediatamente, dal primo marzo. E fa sorridere, a distanza di tanto tempo e dopo questa ennesima sorpresa del tormentone, rileggere cosa diceva Antonio Bassolino alla fine di gennaio di quel 2003: «Auguro a chi parla di fallimenti nella vicenda dei rifiuti in Campania di “fallire” come abbiamo “fallito” noi. Sarebbe un bene per il Paese. Visto che noi, in appena due anni, abbiamo fatto un lavoro enorme che non ha precedenti in Italia». Chissà se lo direbbe ancora.

43 commenti:

Anonimo ha detto...

beh....la domanda posta da Gemito è vera e legittima, anch'io vorrei sapere cosa ha fatto sulla raccolta differenziata e sui rifiuti luca stamati quando era assessore all'ambiente della provincia. è una questione di credibilità...o no??

Anonimo ha detto...

si ma che cosa penso Gemito del merito delle proposte di stamati?
la confapi cosa propone per la soluzione del problema rifiuti in campania?

Anonimo ha detto...

Vorrei rispondere a tutti e a Genito in particolare che ciò che ha fatto Luca Stamati quando era assessore all'Ambiente della Provincia di Napoli è tutto consultabile e e documentato nel Rapporto sullo stato dell'ambiente in cui tra tutti gli argomenti trattati vi è un capitolo specifico sui rifiuti; ciò che ha fatto stamati per l'ambiente ( mi riferisco in generale per l'inquinamento dell'aria, acque terra, inquinamento acusticoed elettromagnetico) è molto molto di più di quanto non abbia fatto il commissariato per i rifiuti in 16 anni di attività, magari ne avesse avute le competenze! Infatti è importante rilevare che al tempo in cui Stamati era assessore, la Provincia non aveva alcuna competenza sulle attività e lo smaltimento dei rifiuti, ma se per questo neanche la Regione Campania, tutto era demandato al Commissario per l'emergenza dei rifiuti e ai singoli comuni. Detto ciò credo anche io che la strada da percorrere, consigliata da Stamati, sia ardua e difficile, ma sono convinta che un pò di buona volontà da parte degli amministratori e dei cittadini (che in questo momento hanno dimostrato di averne tantissima) "si può fare"!

Anonimo ha detto...

la credibilità del personale politico è fondamentale, nel caso di napoli, in questo momento, è davvero essenziale!
questo naturalmente vale anche per luca stamati. non necessariamente tutti devono sapere/ricordare quello che fece sui rifiuti quando era assessore...

Anonimo ha detto...

al di là della querelle tra Genito e Stamati, genito probabilmente è stizzito perchè ha interpretato l'articolo di Stamati come una polemica con il suo predecessore scalella, il fatto che come sostiene stamati "non esistono vie obbligate allo smaltimento" dovrebbe far riflettere politici, imprenditori e giornali napoletani. non credete?

Anonimo ha detto...

io sono d'accordo con le cose scritte da stamati nell'articolo su repubblica però avrei una domandina anzi due...
come si mettono in pratica qui a napoli?
intanto la spazzatura per strada dove la mettiamo?

Anonimo ha detto...

per "ti voglio credere"
ma cosa vuoi mettere in pratica!??
ma hai letto l'ultima inchiesta dell'espresso?
l'unica cosa da fare è mandare al macero destra e sinistra napoletana!!!

Anonimo ha detto...

@anonimo
si e poi chi votiamo????

Anonimo ha detto...

io lavoro alla Provincia di napoli e debbo dire che luca stamati presentò un piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti che non si discosta molto dalle cose che sostiene oggi nell'articolo. si tenga conto che eravamo nel 2000 o 2001!!

Anonimo ha detto...

La risposta di Genito è quella classica cui assistiamo durante i dibattiti in tv. Non si risponde mai nel merito della domanda o della posizione ma si cerca sempre di aggirare l'ostacolo con delle invettive.
Alla fine il lettore, il telespettatore non ci capisce molto e si allontana dalla politica.
Forse piu' proposte, piu' confronti chiari sul merito e meno invettive aiutano i poveri cittadini a capire e gli elettori a scegliere.
Io ho capito Stamati che dice, e lo condivido.
Non ho capito Genito che dice e non posso ne condiverderlo ne stargli contro, mi piacerebbe capirlo per risponderlo.

Anonimo ha detto...

http://www.ilportaledimattia.com/
aiutate mio figlio
vi prego!!!
grazie

Anonimo ha detto...

Amici di Napoli, amici di Pangea Blu, caro Luca Stamati, non mi dilungherò in merito alla lettara di M. Genito in riferimento alla quale si può affermare che è parzialmente condivisibile eccetto la critica al dr. Stamati Assessore e al contempo è intellettualmente condivisibile quanto detto dal Presidente Luca Stamati circa l'opportunità del CNR. In mezzo alle due suddette considerazioni ovviamente c'è il mare o meglio l'insieme complesso delle dinamiche e delle difficoltà che disegnano il vasto e difficolltoso mondo dei rifiuti per i quali molti anzi moltissimi si sono dilettati a dipingere tabti bei quadretti o a evitarne il problema fino al collasso degli ultimi tempi..al dramma direi. A questo punto posso solo aggiungere, non essendo un tecnico in materia ma da medico conoscitore delle problematiche di salute, che è difficile trovare la ricetta...la cui prescrizione come nel campo medico è e dovrebbe essere di provenienza multidisciplinare e soprattutto seria ma ancor di più rapidissima al fine di smaltire i rifiuti in modo adeguato e preservare la salute dei cittadini.
Circa le altre considerazioni concludo con una piccola nota polemica "piccolo sfogo personale": essendo un giovane medico interessato cmq alle tematiche sociali-ambientali e alla vita politica in generale, costretto ad espatriare lontano dalla mia terra per carenza di opportunità lavorative ( e te caro amico Luca Stamati dovresti saperlo)..come dovrei sentire la mia amatissima terra o meglio i Suoi amministratori...? Bravi..? Intelligenti? behh..direi di no..e la mia storia è quella di tanti altri giovani professionisti campani le cui energie si spendono altrove invece che in Campania.
Un saluto affettuoso.
Gaetano

Anonimo ha detto...

Non mi piace commentare quel che ciascuno scrive in quanto libero pensatore; da tali scritti ognuno può trarne quel che crede più opportuno e cestinare il resto.
Nella fattispecie ritengo significativa la frase della lettera di Genito che si riferisce al recupero della "credibilità dei rappresentanti istituzionali e nella necessità di creare o ricreare un rapporto positivo tra cittadini e classe politica".
Questo credo che sia un punto di partenza fondamentale nell'affrontare la questione dei rifiuti nella nostra regione. Fin quando continueremo a parlare di "provvisori eterni" ed a prendere decisioni che durano lo spazio di qualche giorno per poi essere revocate perchè sbagliate, sarà sempre più difficile recuperare credibilità e fiducia.
Allo stesso modo ritengo semplicistico, pensare di affrontare la questione dei rifiuti dal punto di vista dell'"emergenza", che, in quanto tale, richiede interventi, anche traumatici, ma molto limitati nel tempo.
In tal modo si risolverà la situazione attuale che però si ripresenterà puntualmente fra alcuni mesi.
Parallelamente all'emergenza va invece affrontata la vera questione dei rifiuti che è quella che è rimasta irrisolta (inaffrontata?) ormai da quindici anni. Sarebbe bene metterci un punto e ripartire daccapo, ponendosi un traguardo temporale di almeno un paio d'anni per porvi rimedio, affrontando però tutti gli aspetti tecnici che vi sono coinvolti, e soprattutto affidandosi a tecnici competenti, e, consentitemi, diversi da quelli che fino ad oggi anno affrontato il problema portandoci alla situazione attuale.
Perchè, sebbene ritenga che l'irresponsabilità politica e l'incapacità di operare scelte a volte impopolari, siano state determinanti per farci precipitare al punto in cui siamo, mi sembra oltremodo ridicolo pretendere che siano gli stessi tecnici che hanno partecipato a questo sfacelo a tirarcene fuori.
Ma veniamo alla sostanza del contendere.
Chi scrive, già nel 1997, da consigliere Provinciale, nell'analizzare il piano Rastrelli, indicava una serie di provvedimenti da adottare per affrontare seriamente il problema.
Il primo aspetto dal quale non si può prescindere, è la necessità di adottare una serie di norme che consentano (obblighino) di ridurre a monte la produzione dei rifiuti.
Attualmente infatti la produzione dei rifiuti è in costante aumento, per cui anche laddove è praticata una buona raccolta differenziata, aumenta la quantità di rifiuti incenerita, per cui pur restando nei limiti la concentrazione di inquinanti emessi in atmosfera, è in costante aumento la quantità assoluta degli stessi. Si potrebbe anche aggiungere che la necessità di tenere in funzione vantaggiosamente (?) gli inceneritori comporta la necessità di avere sempre una buona quantità di materiale da bruciare.
Pertanto ritengo fondamentale adottare provvedimenti che attraverso l'utilizzo della leva fiscale penalizzino la produzione dei rifiuti (riduzione degli imballaggi, vuoto a rendere, tassazione delle plastiche, distributori di liquidi senza confezioni....) Il passo successivo è certamente la raccolta differenziata, ma quale raccolta differenziata?
Tutto deve essere funzionale al risultato finale che si vuole ottenere.
La raccolta dell'umido va infatti pensata in relazione al tipo di materiale che si vuole ottenere dal successivo processo di compostaggio.
Personalmente ritengo che vadano pensati diversi sistemi di raccolta e di processi successivi, in modo da poter ottenere sia del vero e proprio compost utilizzabile proficuamente in agricoltura, sia del meno pregiato FOS che sebbene abbia impieghi più limitati, consente di impiegare per la sua produzione anche materiali meno puri ed addirittura fanghi di depurazione.
Non mi soffermo sulle altre frazioni della raccolta differenziata né sui metodi stessi della raccolta, che ritengo vadano analizzati caso per caso e siano tutti validi in relazione ai singoli punti di raccolta.
Resta infine il trattamento finale.
Non scommetterei eccessivamente su un sistema ancora in fase sperimentale che deve ancora dimostrare le sue effettive capacità e potenzialità, ed al quale tuttavia auguro sinceramente di poter arrivare a mantenere quanto promette.
Per il resto non mi affascina molto il dualismo fra incenerimento e Trattamento Meccanico Biologico (TMB). Visto che un inceneritore ormai sta per essere completato, si potrebbe pensare magari di soddisfare le restanti esigenze con alcuni impianti TMB.
Scusate se mi sono dilungato un po', ma credo che è su questo che bisognerebbe discutere.
Antonio Aprea

Anonimo ha detto...

il problema è che nell attuale situazione della politica è molto difficile conoscere il lavoro specifico dei singoli amminastratori e dei nostri rappresentanti.E troppo spesso non hanno i poteri che la gente immagina a causa dei poteri speciali o super partes di cui la campania ha il primato.Si pensi quanto conta il nostro consiglio comunale.....Se non esistesse non ce ne accorgeremmo nemmeno!

9 febbraio 2008 2.11

Anonimo ha detto...

la lettera di Genito è una risposta rancorosa che non discute il merito proposto da Stamati. anzi stamati è stato lungimirante nel pubblicarla e nel mettere l'accento sulla delicata questione della credibilità dei personaggi pubblici che via via propongno soluzioni a problemi come quello dello smaltimento dei rifiuti qui a napoli in particolare. In questo senso ho molto apprezzato che sia partito con un post che evidenzia una risposta molto critica al suo intervento,,,,in altre parole egli mette in gioco la sua credibiltà e chiede a noi di legittimarla o meno. complimenti!
tocca ora ai frequentatori del blog esprimersi

Anonimo ha detto...

beh stamati "fa parte" del sistema che ha governato napoli e la provincia in questo quindicennio e dunque non è una verginella anzi. però....va detto che sulla questione dei rifiuti e della difesa dell'ambiente ha sempre espresso pubblicamente posizioni autonome e coraggiose già quando era assessore, spesso in aperto contrasto con quelle espresse dal "sistema" e dall'opinione corrente. un pò di credibiltà ce l'ha.

Anonimo ha detto...

Carissimi,
in risposta al vs. commento sul mio, uno scambio di link sarebbe perfetto!
Saluti
U.F.

Anonimo ha detto...

Facendo astrazione dalla discussione che si porta avanti (con toni che peraltro mi sembrano interessanti), accolgo l'invito a "fare rete" tra i blogger che si interessano/si stanno interessando di Napoli: un progetto che potrebbe risultare utile a muovere un po' di coscienza civile a prescindere dalla banalità del dibattito che si spreca sui media mainstream.
Un saluto.

Anonimo ha detto...

@sleepingcreep
l'idea di fare rete non è affatto male,condivido

Pasquale Orlando ha detto...

favorire luoghi di dibattito è sempre utile. I blog servono anche a questo. Favoriamo una rete napoletana per una discussione che alimenti la partecipazione.

Anonimo ha detto...

carina l'idea, ma non saprei neanche da dove iniziare, già mi è difficile aggiornare il blog in maniera giornaliera, ma puoi comunque disporre liberamente dei post come credi.
ciaociao

Diego d'Andria ha detto...

Rispondo all'appello per fare rete pro Napoli: eccomi!

Concordo e con gli scopi dell'iniziativa, ed anche (mi sembra) con la direzione impressa al dialogo da Luca Stamati.

Il blog: http://uovooggi.blogspot.com/

Saluti e... ad maiora!

Anonimo ha detto...

assolutamente concordo parola per parola con diego d'andrea(che non conosco):)

Anonimo ha detto...

sono anch'io d'accordo con Diego D'andria. e apprezo molto quanto scritto da luca stamati

Anonimo ha detto...

si scrive bene stamati su repubblica ma lo fa quando i buoi sobno già scappati......

Anonimo ha detto...

prontissimi a "fare rete", fateci sapere

Val ha detto...

ci sto alla tua idea di una rete di blog napoletana magari divisa per tematiche...fammi sapere
valerusso@gmail.com

Donata ha detto...

bravo, bel blog.. ma non mi piace l'autopubblicità nei commenti.
la prossima volta manda una manciata di e-mail.

Anonimo ha detto...

fare rete? non sarebbe male ma la vedo molto difficile. le associazioni sono spesso autoreferenziali e gelosissime tra loro. Forse i può fare coi bloggers(narcis spesso anche loro però) comunque proviamoci sicuramente.
Non so se stamati è corresponsabile per quello che ha fatto prima (quando era assessore) so però che condivido completamente il suo intervento su repubblica

Anonimo ha detto...

Genito non dice nulla fa solo un attacco qualunquistico a stamati. Dimostrando tra l'altro di non sapere che quando era assessore stamati si battè proprio contro il piano regionale sui rifiuti,lo fece anche e spesso pubblicamente e mai difeso dal suo stesso partito anzi....
le cose che dice nell'articolo le ripete da anni inascoltato purtroppo.
L'idea di "fare rete" la condivido molto e creda che serva a questa città il fatto che molti e lmolte si mettano assieme e si impegnino pubblicamente.
fateci sapere

Anonimo ha detto...

apprezzo molto il fatto che stamati sia partito pubblicando sul blog una lettera che lo critica duramente. Vuo dire che vuole una discussione sincera e trasparente e siccome sono d'accordo che la credibilità dei politici, e stamati E' un politico, sia fondamentale non condivido tutti questi commenti a suo favore. sarà anche stato bravo come assessore all'ambiente ciò non toglie che comunque egli sia corresponsabile della crisi sui rifiuti. egli faceva parte, ne era dirigente autorevole, dei ds ed era molto vicino a bassolino e a cozolino. non è che stiamo parlando di un alieno. o no?
sono invece d'accordo sulla necessità di "fare rete" tra di noi e le associazioni.

Anonimo ha detto...

I mass media sono eccessivamente strumentalizzati a parer mio.
Quanto alla questione rifiuti in Campania, ci vorrebbero in generale meno fatti e più parole!

teresa ha detto...

Mi Piacerebbe essere informata su articoli e sopratutto iniziative concrete a Napoli e provincia sul tema rifiuti.Più se ne parla, più si polemizza, più si alza la voce e meglio è. Teresa Capasso terezac.blogspot.com

Anonimo ha detto...

carinissima la canzone che fa da sfondo al blog!!!
dispostissimo a "fare rete"

Anonimo ha detto...

divertente e drammatica la notizia che hai pubblicato su "Gossip" ma dove la si può commentare?

Unknown ha detto...

@ un amico
non si chiama più "Gossip" ma "Cose che succedono solo a Napoli" e certamente si possono commentare. non solo ma se una volta entrati nel link volete segnalarci notizie dello stesso tenore saremo lieti di pubblicarle

Anonimo ha detto...

noto che tra Ambiente e Napoli i nostri blog/siti hanno molte cose in comune!
PS: mi manca napoli ma non oso venire vista la situazione dei Rifiuti e veramente soffro la saudagi (si scriverà così?).
LETIZIA
www.letiziapalmisano.it

Anonimo ha detto...

questo sito potrebbe avere una funzione vera di aggregazione tra i bloggers napoletani..anche l'adea di fare rete non è male,io sono disponibile.anzi perchè non fate un post proprio su questo tema?

Marco ha detto...

Caro Luca,

ti ringrazio per i complimenti che ci hai lasciato sul blog.

Ricambiamo!!

Ti abbiamo appena linkato!!

Un abbraccio!!

Marco ha detto...

PS: http://napoliviva.blogspot.com

Anonimo ha detto...

si mò potreste anche pubblicare un altro post no!?

Anonimo ha detto...

Per favore lasciate stare stamati e anche tutti i politici della campania al loro posto, sapete perchè ?
Perchè tra un pò che parte la differenziata, risparmieremo tempo e soldi nel raccoglierli e usarli per farci biogas o quanto meno compost nel caso si tratti più che di putridume, di frazioni difficilmente digeribili.
Saluti.

Unknown ha detto...

@ ingdrum
obbligato :)
se poi ti firmi potremmo anche confrontarci o lo troveresti disdicevole?