domenica 25 ottobre 2009

PRIMARIE PD -«Il ciclo di Antonio è chiuso Marino invece è davvero fuori dal sistema di potere»


Pubblichiamo l'intervista rilasciata oggi al Corriere del Mezzogiorno- (25/10/2008)
Primo Piano
Luca Stamati

«Il ciclo di Antonio è chiuso Marino invece è davvero fuori dal sistema di potere»

NAPOLI — «Un’aria friccicarella », secondo Luca Stamati fa da contor­no alle primarie campane del Pd. Lui ex dirigente ds, oggi coordinatore della mozione Marino e candidato nel collegio Napoli 5 («contro Bassoli­no e Armato», specifica), su una vittoria di Marino quasi ci scommette­rebbe.
«Sento in giro la voglia di cambiamento».

Stamati ha letto il «Riformista»? Bassolino in un’intervista ha detto che «chi pensa di muoversi nella logica della discontinuità consegna la regione al centrodestra». Che ne pensa?

«Credo che il ciclo di Bassolino si è chiuso definitivamente. E non lo dico io, ma lui; sei mesi fa. La discontinuità sta nei fatti, nelle proposte che si fanno. Non è un dato né anagrafico, né politico. Nella lista Bersa­ni- Bassolino la cosa che soprende larga parte della città, ho girato molto, è che con Bersani ci stanno gli antibassoliniani e i bassoliniani; troviamo Bassolino e De Luca. Con Amendola (candidato alla segreteria regionale con la mozione Bersani, ndr ) ci sono innovatori e conservatori. Con Fran­ceschini ci sono quasi tutti ex bassoliniani fino all’altro giorno. E’ un sistema di potere che sta giocando una partita all’interno delle due liste. Per Bersani ci sono sette liste; per Franceschini due. Non c’entra nulla la discontinuità».

Da voi?

«Una al regionale e una al nazionale. Dicevo: è una lotta tra capibasto­ne ; si stanno misurando per la campa­gna elettorale alle regionali. Nessuno ha fatto una proposta di discontinuità».

E cioè?

«Dire che fino a ieri si è operato sulla base di alcune scelte. Da domani si lavore­rà sulla base di altre. E questo per quanto riguarda i rifiuti, i fondi Ue, il nucleare. Sui rifiuti nessuno mai ha messo in discus­sione il piano di raccolta e smaltimento. Per fare un esempio, 5 inceneritori in Cam­pania sono una scelta di innovazione o di conservazione? Se per la produzione di ri­fiuti in regione bastano 2 inceneritori, 5 a cosa servono? Nessuno risponde. Solo Ma­rino dice che non servono ma sono utili a fare della Campania la pattumiera d’Italia. Se Marino si afferma a Napoli, metteremo in discussione il piano rifiuti. No dice Ma­rino, e noi con lui, al nucleare».

Ancora con i rifiuti, con il nucleare? Mi aspettavo qualcosa sui redditi da la­voro dipendente troppo bassi. Sulle tasse da alleviare...

«Va bene. Ma i rifiuti sono tasse, visto che paghiamo Tarsu e addizio­nale Irpef più alte d’Italia. Le partecipate dedite alla raccolta sono carroz­zoni, vanno efficientate. Poi la questione del merito: pari opportunità per tutti. Dico una cosa: per quanto riguarda le regionali, se Marino vin­ce il congresso ed ha una buona affermazione a Napoli, eventuali accordi - chiunque li abbia fatti - con l’Udc o l’Idv, che non prevedano le prima­rie di coalizione avranno in noi i più i più forti oppositori».

Bersani o Franceschini, chiunque vinca sarà riconosciuto come se­gretario del Pd?

«Certo, ci mancherebbe altro. Scusi, posso fare un appello?»

Faccia.

«Un appello a tutte le mozioni e a tutto il partito. La vicenda di Castel­lammare è agghiacciante, drammatica. E ci pone sull’orlo del baratro. Bene: fermiamoci, ognuno controlli quel che può controllare e si faccia in modo che le primarie siano una festa del partito e della partecipazione democratica, senza corse all’accaparramento dei voti».

Pa. Man.

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