Mi rendo conto che può apparire poco opportuno, che può sembare una forzatura ideologica e nostalgica, che apparentemente non vi sia alcun nesso, e magari qualcuno si chiederà quale sia il mio pusher, eppure....
Siamo a 40 (quaranta) anni esatti dal '68, abbiamo sentito in questi ultimi anni e in questi ultimi mesi opinioni le più disparate da destra e da sinistra sul fallimento di quel movimento politico, sociale e culturale. Abbiamo assistito ai preparativi del funerale di quell'anno cruciale nel costume e nella storia dell'occidente. Fior di opinionisti(soprattutto il variegato mondo degli ex, di quelli che "io il '68 l'ho fatto") che ci spiegavano su libri, giornali e tv che quel movimento era fallito, che ne erano sbagliati i presupposti, che ne stavamo ancora pagando le conseguenze.
Eppure da quell'anno cruciale il mondo non è stato più come prima, la vita e le condizioni delle donne, dei giovani,di ognuno di noi sono profondamente cambiate.
Quello del '68 prima che politico è stato innanzitutto un movimento culturale e sociale, delle conquiste operaie, giovanili, di una scuola svecchiata e alla portata di tutti, dei diritti civili, della emancipazione delle donne.
Certo politicamente e a breve il movimento ha perso e,come sempre accade dopo ogni fase rivoluzionaria, la ....( per continuare clicca su ("leggi tutto")"contro rivoluzione" è stata durissima, lunghissima, è durata un quarantennio.
Le aspirazioni, le aspettative, i sogni di quegli anni che,comunque la si pensi, hanno scosso dalle fondamenta un sistema naftalinico fondato sui privilegi e l'pocrisia, un mondo con la testa e gli ochhi rivolti al passato. Quei giovani e quelle donne che invadevano le strade a chiedere più libertà, più uguaglianza, più opportunità fecero paura e la reazione fu durissima. Ma le rivoluzioni e le sue conquiste non sono mai state ricacciate indietro per sempre, sono diventate patrimonio comune, abitudini di vita.
Negli ultimi anni di guerre, attacchi alle libertà e ai diritti civili individuali, di paure più o meno create ad arte dai media e da governi reazionari, di paura dell'altro, del diverso, del colore della pelle diverso,del lavoro e dei lavoratori reali che erano scomparsi dalle pagine dei giornali, dalle televisioni, e dai discorsi dei leaders politici, di destra ma anche di sinistra,cosa va ad accadere?
Accade che l'economia finanziaria costruita su trucchi monetareo cartacei si sbriciola e con essi si sbriciolano i governi che l'hanno sostenuta. Il presidente che più ha rappresentato, dopo Reagan, quest'ideologia e quella furia restauratrice(che non ha risparmiato neppure Bill Clinton), G.W Bush con la cricca dei Chicago Boys, esce talmente screditato che non può partecipare neppure alla campagna elettorale Usa.
E accade l'impossibile, l'impossibile si avvera...
Un uomo afro americano, di umili origini, si presenta candidato alle presidenziali Usa, sfida e batte il potentissimo apparato dei Clinton e diventa il primo presidente nero degli USA.
Qual'era lo slogan più famoso del '68, gridato nelle piazze parigine, europee e americane?
Vogliamo L'impossibile!!
E l'impossibile è arrivato, si chiama Barak Obama!
Ancora una volta...Ben scavato vecchia talpa!
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mercoledì 5 novembre 2008
Il '68 è compiuto-Barak Obama ha vinto!
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Barak Obama
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32 commenti:
Un po' presto per dirlo no?
Pensi per esempio che domani eliminerà la pena di morte?
Speriamo!
http://www.giosby.it/2008/11/05/obama-e-il-cambiamento/
quoto giosby e, parafrasando, aggiungo:
Pensate per esempio che domani non dichiarerà una guerra?
Speriamo!
e questo che c'entra scusate??
intanto un nero è alla casa bianca...vi pare poco?
Bravo stamati
ma, la moderazione pure qua?
e che è...
ottimo pezzo...nel senso che ci pare un'utile provocazione intellettuale. Se vi fa piacere ho segnalato il post anche su Kilombo :)
Per fare similitudini col '68 è presto.
Come è presto per quelli che subito hanno fatto di questa crisi economica un paragone col '29...
il pezzo però è bello, lo è perché lancia una speranza, la speranza che qualcosa possa davvero cambiare, che siamo ad una svolta, che ci troviamo davanti all'uomo che potrà darci un nuovo "ordine mondiale" riposizionando gli USA in maniera diversa sullo scacchiere internazionale; facendoci dimenticare gli States come molti di noi li ricordano e cioé quella grande potenza militare che fa troppe guerre.
Non sono quanto sia realizzabile questo mio augurio, ma lo spero vivamente e mi sembra che Luca sia d'accordo con me ...
Mariano Franzese
Bene ed ora?
Uno dei tanti impossibili si è materializzato: il Presidente nero. Il '68 vive e produce i suoi effetti a discapito di quanti ne avevano celebrato il funerale. Ma ora mi chiedo se una nuova generazione non abbia il dovere di ammazzare quel movimento e afffrontare in prima persona un nuovo viaggio. Un viaggio in cui possa essere nocchiere, timoniere e nostromo senza dover per forza torcere il collo al passato per rintracciare le rotta.
Baol70
Quelli del “io l’ho fatto il 68” sono partiti per mutare innanzitutto le regole per il successo, per il potere, e invece se ne sono appropriati come gli altri. è la legge perversa di tutte le rivoluzioni: si parte incendiari e si finisce pompieri.Ed è proprio per la sua capacità di non essere ideologico che Barack Obama ha vinto le elezioni, rappresenta sì l’America nera della Chicago degli anni sessanta ma senza sentire il peso di quegli scontri con la polizia.Obama dice agli afro-americani di non voler essere il loro riscatto ma di voler superare la questione razziale.
L'articolo mi sembra positivo ed interessante.Un ottimo messaggio per guardare al futuro.Non è poca cosa avere un Presidente Americano come B.Obama.Chiaramente novità ci saranno sicuramente in politica estera.Ma mi aspetto novità anche per la politica interna agli USA (riforma sanitaria,scolastica ecc,ecc.
Concordo con il collegamnento al "68 "come momento di "rivoluzione "politica " e "socio culturale ",con la speranza però che anche in Occidente ed in Italia in particolare,questa elezione apra un nuovo processo per la costituzione di un serio e concreto Partito Democratico.Che coinvolga le varie esperienze e le tradizioni politiche della sinistra storica .Quindi cechiamo di non perdere questa ulteriore occasione che avanza a livello mondiale.Con la speranza che il gruppo dirigente del PD e delle forze politiche della cosiddetta "sinistra radicale "e/o ambientalista riflettano un pochino anche promuovendo un effettivo rinnovamneto.A tal proposito che ne pensate?Non è da oltre 20-25 anni che la Sinistra presenta sempre le stesse persone?mi riferisco come candidati a Premier e/o a segretario?non sarebbe il caso di presentare anche un "volto nuovo "?
un abbraccio e diamoci da fare prima che sia troppo tardi!!!ciao a tutti Vincenzo Acampora
Caro Enzo Acampora, secondo me a Sinistra è già troppo tardi, a cominciare dagli EE.LL. della Campania.
Il 'fumo' (i programmi), ad onta delle evidenti esigenze di rinnovamento (anzi: di "rottura"), sarà venduto dai soliti noti, variamente ma stabilmente posizionati nel 'sistema'. Così per le elezioni provinciali, per le comunali e per le regionali(anche ammesso che i candidati siano Nicolais o De Luca).
Propongo una dichiarazione di Bertinotti:
Roma, 5 nov. (Apcom) - La vittoria di Barack Obama nella corsa alla Casa Bianca è “un fatto straordinario” ma non “salvifico” per la sinistra italiana ed europea. Così Fausto Bertinotti commenta l’elezione del 44.mo presidente degli Stati Uniti. “Oggi Obama realizza un’impresa che sei mesi fa era imprevista e imprevedibile - sostiene Bertinotti alla presentazione di un libro dell’ex sottosegretario all’Economia, Alfiero Grandi, ‘Ripartire da Prodi’ -, quando arrivano questi venti imprevisti tutto si rimette in gioco. È un fatto enorme, e che l’America avrà un presidente di colore, avrà un peso fondamentale nella storia. Un fatto enorme - ribadisce l’ex presidente della Camera - che ci riguarda seppur indirettamente, ma da cui non viene alcun elemento salvifico per la sinistra europea ed italiana. Non si può ripartire da niente e da nessuno. Il centrosinistra - conclude Bertinotti - così come lo abbiamo conosciuto è morto”.
Condivido e rifletto, in particolare - senza ulteriori dietrologie - sulla frase conclusiva.
D'altra parte, il messaggio del 'voto utile' è ormai radicato nell'elettorato italiano, anche a sinistra. Ed allora...
..."quelli che" si rifiutano di riconoscersi nell'attuale e futuro Pd
..."quelli che" non considerano IdV un Partito di Sinistra
..."quelli che", anche alla luce (?) dell'ultimo Congresso di Rifondazione, temono che, per costruire una Sinistra di Governo, a sinistra del Pd, ci vorrà almeno un lustro...
...saranno, forse, "quelli che" finiranno per incrementare l'astensionismo: nemmeno si scomoderanno, stavolta, a votare CONTRO Berlusconi o, in futuro, CONTRO la destra.
Obama ha vinto per doti personali che vanno bem oltre il colore della sua pelle.
Mccain avrebbe perso anche contro un altro candidato.
Ma per favore non parlate di 68, ne ho discusso anche in un mio post che vi invito a leggere per uno scambio di opinione liberamente critico.
Saluti,
Angelo
non è il 68, è solo il giusto seguito. Quello che voleva Martin Luther King quando parlava del suo sogno, quello che volevano i milioni di americani scesi nelle strade contro la guerra nel Vietnam, per un'America migliore.
Stiamo a vedere cosa succederà, certo non quello che è accaduto negli ultimi anni. Diciamo che le attese sono infinite, c'è tanto da fare, ma ci vuole anche capacità e pazienza per attuare "the november revolution".
Poi speriamo che tocchi anche a noi:
we shall overcome ... one day
bel post, romantico,suggestivo,provocante,interssante, perfetto...nun esiste!!!!!
davvero..qual'è il tuo pusher??
quotiamo in pieno il nostro mago :)
tutto "fumo"...
ma il commento ancora non è apparso
guarda che sta due commenti sopra il tuo!!!!!!!
Sto post è dettato veramente dal fumo..sarà afgano?
ma come vi illudete..ma quale '68...siete inguaribili voi comunisti!!
ma almeno leggi un po' i giornali! ... Obama non è affatto di "umili origini" ... il vizio di falsificare la realtà a seconda delle convenienze non lo hai perso, eh? e in te è ancora saldo il pregiudizio che se uno è nero, sarà certamente di umili origini ... Per favore, prima di parlare dell'america studia un po'!
nel 68 c'era una rivoluzione dei costumi, della cultura.
oggi c'e' solo decadenza.
nel 68 si combatteva contro simboli forti, inattaccabili, quali i partiti, gli uomini politici, le istituzioni.
oggi questi non esistono da tempo e come sparare sulla croce rossa.
nel 68 il sindacato era alleato della protesta.
oggi il sindacato e' stato abbandonato anche dai lavoratori.
nel 68 gli studenti finivano di essere massa ricevente un pensiero, diventando soggetti attivi.
oggi gli studenti sono diventati soggetti attivi di un pensiero di massa, a volte acritico, spesso politicizzato.
nel 68 si faceva la storia.
oggi si cerca di riproporla, in un contesto socio-economico completamente mutato.
una volta era rivoluzione.
oggi e' solo protesta.
METTIAMO I PIEDI PER TERRA
abbiamo aperto gli occhi dopo aver fatto un bel sogno.
per un attimo la realta ci pare piu' difficile di quanto possa sembrare...
...continua nel mio blog
sorrisi,
angel
E' una chiave di lettura immaginifica, ma credo abbia poco a vedere con le ragioni della vittoria di Obama. Le opinioni e il programma di Obama sono principalmente tesi a ricostruire un'identita' nazionale unitaria della nazione americana. Gran parte delle sue scelte riguarderanno l'economia, la crisi finanziaria, l'impoverimento della classe media. E dovra' fare i conti con l'economia reale, con i limiti e i vincoli di bilancio. Il suo principale nemico sara' l'enorme attesa che ha suscitato. Ma in ogni caso, si tratta di in dato storicamente rilevante: per la prima volta un afro-americano e' Presidente degli Stati Uniti. E allora in bocca al lupo e lunga vita a Barack Obama. Per i progressisti di tutto il mondo rappresenta una grande speranza.
@oddati
non sono d'accordo..nella vittoria di obama c'è tutto quelloche tu scrivi ma c'è anche il filo invisibile con lo slogan del '68 di cui parla molto bene stamati
@Josby
non credo che domani abolirà la pena di morte ma dopodomani chissà? e poi tu ieri pensavi che un afro americano potesse diventare presidente degli Usa? :)
@Franco Tambaro
vale lo stesso che per Josby
@Clark Kent
grazie e onorati
@crisc
concordo
@Baol70
la tua idea non è in contrapposizione con quanto ho scritto
@V.Acampora
grazie enzo ma per il pd e il ricambio ho payra che sia ancora più impossibile che per obama eheheheh
@mago di berlusconi e soci
mi chiederei cosa prende e qual'è il pusher del vostro premier. voi no?
@ D'amore
ti rispondo con jenettegrieteen ehehe
@Ft
Bertinotti ha qualche problema di autocritica o no? -:)
@Amitrano
anche la tua è una lettura che ha senso
@Nicola Oddati
Nicola da quando sei diventato moderato vedi solo quelo che ti aiuta a continuare ad esserlo. Come stai?? -:)
@piccolo,nervosetto Anonimo che mi scrive:
"ma almeno leggi un po' i giornali! ... Obama non è affatto di "umili origini" ... il vizio di falsificare la realtà a seconda delle convenienze non lo hai perso, eh? e in te è ancora saldo il pregiudizio che se uno è nero, sarà certamente di umili origini ... Per favore, prima di parlare dell'america studia un po'!"
Hai qualche problema irrisolto?? se magari ti firmi provo a capire come darti una mano eheheheh
Obama ha detto che per il momento e' un presidente eletto, non e' ancora il presidente degli Stati Uniti.
Risposta politcally correct ma che gia' prende un po' le distanze dalla gente e porta a raffreddare gli animi.
Obama si scoprira' quando varera' tutta la squadra di governo.
Per il momento si e' scelto come braccio destro un certo Rahm Emanuel, un nazionalista israeliano, molto per così dire a destra. Come inizio non e' male...
In molti stanno facendo un'equazione cambiamento=rivoluzione, penso il concetto sia un po' vecchiotto.
In molti affermano la necessita di convergere verso un'unicita' di vedute abbandonando le logiche sinistra-destra.
Si andrebbe verso un appiattimento interiormente sterile.
E' come abolire la diversita' uomo-donna e tendere verso un'androginicita' dell'essere umano.
Sorrisi,
Angelo
L' articolo di Luca è buono, come già gli ho detto, ha dimenticato qualcosa. Lo dico senza polemica perchè lo considero un dato di fatto. In Europa ed in Italia la rivoluzione culturale libertaria e giovanile inaugurata in America fu frenata dall' ipoteca della cultura e della politica comunista. In America quella lunga stagione si conclude con Obama Presidente, da noi si è conclusa con il movimento violento del 77 e con il carcere per tanti giovani che volevano il comunismo. Immaginate un attimo se anche da noi avesse prevalso quella stessa ideologia e quella politica che hanno originato all' Est gli universi concentrazionari di matrice stalinista. Se proprio vogliamo vedere l' onda positiva del sessant' otto possiamo celebrare la sua fine e la sua vittoria il 9 novembre 1989: il giorno della caduta del muro di Berlino
CAMPANIA: QUI DI OBAMA NEANCHE L’OMBRA
ne parlo nel mio blog
nonsoloNapoli
il nuovo blog interculturale, pluritematico, indipendente.
@ luc stamati
vecchio trucco - anche questo comunista - quello di rispondere, invece che obiettando nel merito, con l'accusa all'interlocutore di avere "un problema irrisolto" .... il tuo blog consente l'anonimato: che fai, lo tolleri solo quando sono lodi?
e poi, lascia perdere ... tu sei uno che si scrive e si risponde da solo e io sarei uno "con qualche problema irrisolto"??????
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