mercoledì 18 giugno 2008

Il partito democratico napoletano? Un ectoplasma!


Oggi pubblichiamo un articolo(a firma del presidente di Pangea Blu, apparso sul corriere del mezzogiorno) su un tema che in apparenza non c'entra con l'emergenza rifiuti e la crisi economico, sociale, plitica e culturale della città di Napoli.
Siccome però riteniamo che la crisi del partito che governa le principali istituzioni campane è la crisi della politica e delle classi dirigenti riteniamo utile postarlo con la speranza di contribuire al dibattito in corso.
Ecco di seguito l'articolo.....

Qui il Partito democratico non esiste
(Scritto da Luca Stamati-da il Corriere del Mezzogiorno, 18-06-2008)

Caro direttore, ha ragione Sergio Locoratolo, la struttura territoriale del Partito democratico non esiste e si declina solo attraverso gruppi organizzati attorno a personalità più o meno autorevoli, mancano completamente le sedi di confronto e di decisione, non esiste alcuna linea politica. E come potrebbe essere altrimenti se gli attuali assetti di vertice sono il frutto della necessità di aggirare veti incrociati piuttosto che la rappresentanza del risultato di una lotta politica trasparente?
Alcuni ricorderanno che lo scontro, a suo tempo, fu tra innovatori nella discontinuità e innovatori nella continuità.
I primi, semplifico, riducevano il tutto a «basta con Bassolino» e i secondi a «Bassolino ha comunque dichiarato che andrà via e dunque possiamo ripartire dalle luci del suo quindicennio».
Né gli uni né gli altri hanno mai messo minimamente in discussione ....( per continuare clicca su ("leggi tutto")le scelte politico-amministrative fin lì adottate.
Non una parola di discontinuità o di innovazione sulle scelte inerenti i fondi europei, non una sul tipo di smaltimento e del ciclo integrato dei rifiuti, sui consorzi, sulle bonifiche, sui piani di sviluppo di Bagnoli e Napoli Est, sullo stato delle periferie, sulle società partecipate, sulla liberalizzazione o meno dei servizi. E da allora leggiamo dichiarazioni sulla stampa che denotano solo l'autoreferenzialità degli attuali vertici.
Il risultato è un ectoplasma impalpabile di cui i cittadini napoletani non hanno alcuna percezione.
Nei giorni scosrsi abbiamo letto le dichiarazioni di un autorevole dirigente del Pd che, partendo dal riconoscimento che «per la prima volta in quindici anni il voto delle politiche coincide, in termini di risultato negativo, con il voto delle amministrative», lancia una sfida. «Fare il partito, fondare uno spazio politico nuovo e unitario, ritornare ad un partito di massa procedendo ad un nuovo radicamento sociale e territoriale, aprirci e andare oltre noi stessi con la consapevolezza che da soli non possiamo farcela».
Bene ecco una sfida che va raccolta.
Il nuovo Pd dovrà essere autosufficiente o guardare ad un centro sinistra rifondato?
Si lascia la sinistra napoletana al suo destino o la si incalza sul piano dei contenuti e di un programma minimo per i prossimi mesi e anni?
Nelle scelte delle istituzioni va tutto bene o bisogna operare delle discontinuità, registrare meglio qualcosa?
Per quel che riguarda invece la difficoltà o l'impossibilità, causata dalla incertezza della data delle dimissioni di Bassolino (forse l'unico punto sul quale dissento da Locoratolo) di «pianificare e programmare tempestivamente il percorso di selezione di una nuova leadership», a me sembra solo un alibi.
Un alibi che fa il paio, a livello nazionale, con una opposizione che confonde una scelta psicologica con una politica.
Attendere, senza spendersi, che Bassolino vada via per scendere in campo e attrezzare politicamente la costruzione di una leadersip alternativa equivale a non fare opposizione visibile affinché la maggioranza attuale,anzi il suo leader, ti legittimi come alternanza e intanto aspettare che vada via così potrai aspirare a sostituirlo.
Una scelta di questo tipo è tutto fuorché una politica.

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27 commenti:

Franco Tàmbaro ha detto...

condivido!

Anonimo ha detto...

ottimo post ma chi sarebbe,scusa, l'autorevole dirigente del pd che hai citato nell'articolo??

Anonimo ha detto...

@luca stamati
a quando una seduta spiritica per evocarlo questo ectoplasma? e chi sarebbe il medium?
Quello che hai citato nell'articolo?

il Russo ha detto...

Dio che magone vedere una realtà come quella Napoletano sempre così vivace politicamente, versare in queste condizioni penose...

Anonimo ha detto...

Effettivamente oggi si assiste tutti in un angolo in attesa delle dimensioni di Bassolino. Sarebbe invece molto bello assistere ad un confronto effervescente, libero e schietto per discutere sul post. Il prossimo congresso del PD cosa sarà? La solita minestra? Auguriamoci di rivedere un bel centro-sinistra convinto dell eproprie idee, capace di coinvolgere la gente e soprattutto libero da ogni coinvolgimento con il passato.

Anonimo ha detto...

Caro conterraneo come hai ragione!
Intanto però non mi pare che all'orizzonte ci sia qualcosa di diverso. E poi perchè non metti il nome dell'"autorevole dirigente" che citi?
Noi lo abbiamo capito ma chi non è assiduo e continuo lettore di quotidiani no.

Anonimo ha detto...

@clark kent
beh io non l'ho capito. eppure sono una lettice assidua dei quotidiani. Chi è?

Anonimo ha detto...

anch'io ritengo, come stamati, che "Siccome però riteniamo che la crisi del partito che governa le principali istituzioni campane è la crisi della politica e delle classi dirigenti "....
però noi vorremmo anche seguire le evoluzioni del pd napoletao ma dove e come se lo stesso stamati scrive :"la struttura territoriale del Partito democratico non esiste e si declina solo attraverso gruppi organizzati attorno a personalità più o meno autorevoli, mancano completamente le sedi di confronto e di decisione, non esiste alcuna linea politica."??
Eppoi, stamati, anch'io vorrei sapere chi sarebbe "l'autorevole dirigente"!!

Anonimo ha detto...

aaah se lo dice e lo scrive un antiberlusconiano che il pd a napoli è un ectoplasma come non potrebbe farci piacere, come non gioire!!!!!!?????

Anonimo ha detto...

è un bell' articolo, dice cose condivisibili ma....sarà ripreso da qualcuno?
E soprattutto frega a qualcuno cosa fa il pd a napoli?
Non credete che per i napoletani il pd è Bassolino?
e se,scusa stamati,"la crisi del partito che governa le principali istituzioni campane è la crisi della politica e delle classi dirigenti" chi dovrebbe reagire?
L'"autorevole dirigente" che hai citato? sarebbe credibile?
perchè non ne fai il nome?

Anonimo ha detto...

beh...mò o' vulimme sapè: CHI CAZZO E' questoautorevole dirigente?????

Unknown ha detto...

@tutti quelli che lo hanno chiesto

non c'è nessun mistero, forse avrei dovuto scrivere il nome nell'articolo e invece ho peccato di presunzione dando per scontato ciò che scontato non è!
Le citazioni sono riprese da Il Mattino di quache giorno fa e lautorevole dirigente che ha ilasciato le dichiarazioni è Andrea Cozzolino....

Anonimo ha detto...

Insomma, stamati, tutto questo post per accreditare Cozzolino come quello che ORA indica la strada della "rinascita" al PD di Napoli ... E CHE CAZZO FACEVA COZZOLINO IN QUESTI QUINDICI ANNI, 'O GUARDAPORTE A VIA SANTA LUCIA?????

Anonimo ha detto...

ah il medium sarebbe cozzolino...e tu stamati, non sei nato ieri, credi a quello che dice il guardiano di Bassolino!!????

Anonimo ha detto...

Cozzolinooooooo??????
cozzolino NO! cozzolino proprio no!!!!!!!

Anonimo ha detto...

articolo apprezzabile per lucidità di analsi e per come è scritto..complimenti a stamati!
Il fatto però che si dia credito per rissollevare le soti del pd napoletano ad un dirigente della prima ora e coprotagonista del quindicennio bassoliniano lascia un pò perplessi. E poi ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il direttore demarco di questa apertura di credito a cozzolino heheheh

Anonimo ha detto...

@ scandalizzati
scusate ..se non cozzolino chi potrebbe spendersi politicamente per far uscire il pd napoletno dalla crisi attuale???
ps. ame l'articolo è piaciuto molto per la profondità di analisi e per l'ottimismo che ancora traspare in stamati(in me ormai quasi per nulla)

Anonimo ha detto...

mi spiace per stamati(che pure stimo) e per altri ma l'unico che potrebbe tentare di risollevare il pd a napoli è solo Nicolas, l'unico non compromesso con la gestione basoliniana

Anonimo ha detto...

beh..caro conterraneo
a noi sembra che la prima risposta vera(e anche un pò duretta) al tuo articolo e al corriere del mezzogiorno sia arrivata oggi su La repubblica con il pezzo di U.De gregorio dal titolo "giammattei il senso di una scelta". o no??

Anonimo ha detto...

ahahahahhha.....cozzo....ahahahahaha...cozzoli......ahahhahahaaa...cozzolinoooooo??????
ma è come togliere Silvio e mettere al suo posto Pier Silvio !!!ahahahahahahahahaha

Anonimo ha detto...

io invece ho apprezzato molto l'articolo di stamati soprattutto quando scrive:
"Attendere, senza spendersi, che Bassolino vada via per scendere in campo e attrezzare politicamente la costruzione di una leadersip alternativa equivale a non fare opposizione visibile affinché la maggioranza attuale,anzi il suo leader, ti legittimi come alternanza e intanto aspettare che vada via così potrai aspirare a sostituirlo.
Una scelta di questo tipo è tutto fuorché una politica". come dirlo meglio???

Anonimo ha detto...

Lucariè, è un anno che con una percussione scrotale tremebonda, mi affliggi con le tue mail, dove vuoi parlare di cose serie ad un umorista che vive in una città di sordidi pagliacci.
Ho lasciato che il commento uscisse a firma "anonimo", perchè tutti quelli che in questi 35 anni hanno tentato un'opposizione alla "metastasi" del comunismo napoletano, se non lo erano, sono stati considerati "anonimi peones".
(La mia tessera Pci datava 14 aprile 73)
Anna Maria Ortese ne "Il mare non bagna Napoli", aveva avvertito, già nel '53, quattro anni prima che tu nascessi, che: "Fin dal primo momento, era stato chiaro che la cultura, intesa come conoscenza, specchio dove fissare la propria immagine, fosse il più indispensabile.Bisognava rimuovere dall'opinione pubblica il mito terribile del sentimento, chiarendo tutte le alterazioni e deformazioni cui esso aveva condotto l'odierna società pertenopea;sottrarre alla sua vista, finchè le condizioni generali non fossero migliorate, i cieli di Di Giacomo e Palizzi, proponendo e magari imponendo le manifestazioni di un'arte arida e disperata. Su questo, spiriti profondamente liberali, anche se, taluni, devoti alla fede marxista(ma non bisogna dimenticare che il comunismo, a Napoli, in quegli anni, era un liberalismo di emergenza), come il Compagnone, il Prunas, il Gaedkens, il La Capria, il Giglio, il Ghirelli e altri,erano d'accordo con veri e propri militanti, esseri intellettualmente inferiori, e incapaci di una indipendenza laica, aggrappati all'idea di uno Stato Universale, che avrebbe dovuto sostituire le diverse Chiese nella reggenza dei popoli."
pag.113 "Gli Adelphi".
Perchè questa citazione?
Ma fratello caro, tutto quest'attivismo sul cadavere di Antonio (Bassolino)- certo tu hai cominciato un po' prima dei "terrasantieri" di adesso, te lo devo riconoscere - non porterà da nessuna parte, c'è bisogno di una pulizia etnica polpottiana, facendo tabula rasa non solo dei pretoriani di Bassolino (Cozzolino è un po' come Starace, parlarne sarebbe come perdere tempo), compreso Nicola Oddati, che è saltato sul vascello pirata dieci secondi prima che affondasse, ma anche dei finti oppositori.
Qualcuno dimentica le assemblee in via dei Fiorentini? Tutti 'sti dissenzienti di adesso dov'erano?
Ai congressi, quando Salvatore (Vozza) bloccava tutto per poi uscire da accordicchi estenuanti coi colonnelli del duce, col viso finto-imbronciato e si eleggeva il segretario provinciale.
Chi vuoi salvare Lucariè, te stesso? Tu sei sempre stato un guaglione simpatico e un brillante amministratore, ma 'ste cose perchè non le hai denunciate prima?
Quando "questi" distruggevano una rete di compagni, garantendo prebende e segnalazioni a gente fuori dal partito, che si sarebbero rivoltati contro di loro tre secondi dopo "il favore", perchè nessuno di voi ha parlato, fermando l'emorraggia?
I buoi sono scappati, ed erano tutti sani buoi e soprattutto, buoi comunisti.
E oggi è 'ppure 'o compleann' mio, ma pecché m'aggià 'ntussecà?

pinco pocchio ha detto...

@ tutti
ma non pensate che bisgonerebbe fare tabula rasa di tutti questi politici, da sinistra a destra passando per il centro, di tutta questa classe pseudodirigente che ci ha letteralmente distrutto, e semplicemente dare inizio a qualcosa di nuovo e spontaneo?
Da quando bloggo conosco solo nicknames e buoni propositi.
fatti .... niente.
Cozzolino e facce di .... analoghe, viceversa, primeggiano sui media anche perché ..... voi ne parlate in continuazione.
Ma lasciamoli un pò da parte, ma
dimentichiamocene per un pò, e iniziamo seriamente a pensare se e cosa si può fare per trovare persone più o meno oneste, più o meno competenti e più o meno coraggiose - perché ci vuole ub bel coraggio per pensare di sfidare questo establishment politico corrotto e malvagio al limite dell'omicida - che possano essere convinte a rendersi parte attiva in un reale rinnovamento della città.
Cazzarola, ci sarà pure un numero di persone che si contano sulle dita di una mano che trova consensi bipartisan ed anche al di fuori degli schieramenti politici?
Su questo Ferrara aveva ragione nel suo articolo di due settimane fa: facciamo ptoptio così schifo da non avere almeno un cristo che incontri l'approvazione di tutte le persone oneste?
Però basta parlare sempre di questi farabutti di politici di professione. La verità, ci piaccia o meno, è che la politica è ormai solo business.
Quindi non potendo noi competere, o giochiamo su altri tavoli (società civile, associazionismo,università, volontariato) anche conflittuali, oppure passeremo sempre sotto le forche caudine dei vari ras e rassetti.
A meno che tutto sommato l'andazzo sia alla fine reddittizio pure per chi sputa nel piatto in cui mangia, nel qual caso è giusto continuare solo a fare bla bla bla bla ... bello questo pezzo, forte quella frase ..... wow noi si che gliele cantiamo: e capirai, i vari Cozzolini ci si lavano le ascelle al mattino con le nostre belle critiche.
Per me, è giunto il momento della risalita, che non puù che partite da una robusta e reattiva dose di sdegno. Vero. Del tipo di quello che ha portato la Francia a bloccare tutto per non fare approvare la riforma del contratto a termine.
Saluti
Ps Stamati, non ce l'ho con te in particolare, ma con chiunque di noi, me per primo, avrebbe la posibbilità SE REALMENTE LO VOLESSE, di impegnarsi un tantino in più per cambiare le cose ed invece si limita a belare ...

marianna ha detto...

Io penso che Napoli è una città senza speranza perchè è popolata da uomini (e donne...) senza dignità, senza senso di appartenenza ad una comunità, senza amore e passione epr la propria terra..na' vot' eravamo o' paese do' Sole mo' simm' chill' da' munezza...è solo colpa degli altri???
Il PD a napoli? Esiste non esiste? Questa, come altre discussioni su Napoli e sul suo futuro, sono solo chiacchiere, si fa aria...dietro non c'è niente NIENTE DI NIENTE...
Rispondo alla sollecitazione di Luca solo perchè gli voglio bene. Luca pienz a' sta' buon...non c'è progettualità per una Bella Napoli che si posa mai realizzare, solo la lentissima agonia che è sotto i nostri occhi.
Saluti

pinco pocchio ha detto...

@Pangea e a chi lo vuole leggere

Segnalo mio huovo OT "Corsi e ricorsi storici".
Luca, sei citato pure Tu ....

Anonimo ha detto...

spettabile pangea blu,

il pd è un ectopalsma generalizzato.

federico

Anonimo ha detto...

federico in 6 parole ha detto tutto.
Veltroni non ne ha imbroccata una. Pensava davvero che Berlusconi volesse fare le riforme con lui? Ora, "ma anche" è stretto da Di Pietro e da D'Alema.
A proposito di Di Pietro:

Politica
"E' l'impunita' assoluta del leader a fare di uno stato una dittatura"
Di Pietro scrive a Grillo: "L'Italia diventera' una dittatura"
Lettera aperta del leader dell'Italia dei Valori al comico Genovese


Roma, 29 giu.- "Le leggi che continuamente vengono proposte dal nuovo Governo sono un attentato alla democrazia: se passano, vincera' il regime e perdera', per un tempo indefinito, la democrazia": ecco uno stralcio della lettera che il leader dell'Italia dei Valori Antono Di Pietro ha scritto al comico genovese Beppe Grillo e che il blogger più famoso d'Italia ha messo in rete.

Di Pietro insiste sul ruolo dell'informazione in Italia: "Non c'e' bisogno dell'esercito per togliere la liberta' ai cittadini -sottolinea Di Pietro- e' sufficiente manipolare l'informazione". Il leder dell' Idv attacca Berlusconi anche sul tema dell'impunità: "Cosa distingue un primo ministro di una democrazia da un dittatore? -si chiede Di Pietro- Il vero tratto distintivo e' l'impunita' assoluta del dittatore. Quando Silvio Berlusconi l'avra' ottenuta, l'Italia sara' a tutti gli effetti una dittatura".

Di Pietro ha anche annunciato che promuoverà una serie di referendum per l'abrogazione delle leggi contro la democrazia e se necessario anche azioni di disobbedienza civile come la pubblicazione degli atti giudiziari. L'8 luglio a Roma dalle 18 in Piazza Navona, in contemporanea con l'iter di approvazione della legge sulle intercettazioni, ci sarà una manifestazione.

•'Processi, amnistia occulta Silvio c'e'?' •Di Pietro Berlusconi 'magnaccia' •Di Pietro 'E' Berlusconi che deve scusarsi con gli italiani, non io' •Di Pietro intervenga Napolitano. Consulta oppure si va al referendum