giovedì 28 febbraio 2008

Perchè un Sondaggio ma NON sulle elezioni politiche?


Le elezioni politiche nazionali ormai sono alle porte e impazzano sui media ed anche nel web polemiche di tutti i tipi tra i partiti e gli schieramenti come è naturale che sia in una campagna elettorale.
Rinnovamento, discontinuità e svolta nel pd campano già scosso dalle polemiche derivanti dal casoDe Mita Primarie e primariette virtuali nei blog napoletani e nazionali quasi a esorcizzare le frustrazioni derivanti da una pessima legge elettorale che esclude quasi tutti dal decidere chi candidare e consente a pochissimi individui, nel chiuso di una stanza,di "nominare" direttamente senatori e deputati.
Intanto a napoli i rifiuti stanno sempre in bella mostra, il Governo declassa a festa di paese l'Evento del forum sulle culture del 2013 e la classe politica campana continua nelle polemiche interne sterili e autoreferenziali apparentemente infischiandosene dei problemi dei cittadini.
Avete mai assistito o letto negli ultimi tempi di un scontro sulle cose da fare, tra le forze politiche di destra e di sinistra, che non fosse tra
"continuiamo per aiutare la città e la regione ad uscire da questo momento buio e per senso di responsabilità"(il centro sinistra) e
"se aveste dignità, senso di responsabilità e delle istituzioni dovreste dimettervi e dare la parola agli elettori" (la destra)?
Magari sarebbe utile esercitarsi sull'analisi delle conseguenze per la città e la regione se vince uno schieramento piuttosto che un altro, se il risultato nazionale (e quello locale nel computo nazionale) avrà o meno ricadute sul piano locale ma che senso ha lambiccarsi il cervello su candidature che comunque saranno altri a decidere e inappellabilmente?
Siccome però quasi ovunque e in quasi tutti gli ambiti sociali la domanda che circola è innanzitutto
"ma davvero si può cambiare questa città" "ci riusciremo mai?"
abbiamo deciso di lanciare anche noi un sondaggio virtruale.

Si può cambiare Napoli? e come?"
è il tema del sondaggio, evidenziato sulla prima pagina del blog, che proponiamo e su cui ci farebbe piacere che chi ne ha voglia si esrciti votandolo.
(si possono votare più opzioni)

PS.
La discussione che si sta sviluppando nella pagina dei commenti è molto interessante e davvero pregnante, sarebbe davvero utile e importante che partecipassi anche tu, lasciando un tuo commento.
Grazie

41 commenti:

Marco ha detto...

Caro Luca,

certo che si può cambiare Napoli.

Che poi sia estremamente complesso, ebbene, credo nn possa aversi dubbio.

Ma Napoli è una città che ha già cambiato pelle tante volte, nel bene e nel male.

Un caro saluto,
Marco- Napoliviva

Anonimo ha detto...

mi piace questo sondaggio ed anche le motivazioni spiegate nel post speriamo che i lettori votino. ho visto anche che avete dato molti giorni di tempo per votare, anzi a dirla tutta la scadenza è subito dopo le elezioni politiche, è solo un caso?
ps. utile anche il fatto cge si possono votare più risposte

Anonimo ha detto...

ho votato con piacere. mi sembra un iniziativa interessante e la girerò il link del blog anche ad altri,,anzi alla fine del sondaggio potremmo avviare una riflessione in rete. che ne pensate?

Anonimo ha detto...

anch'io ho votato , ho votato la risposta numero 3. sono profondamente convinta che solo con ina lista civica possiamo provare a fare qualcosa per questa città. i politici del centro sinistra sono ormai autoreferenziali e la destra è totalmente complice ecompromessa col sistema di potere

Anonimo ha detto...

si è un sondaggio diciamo fuori dal coro ma la gente adesso è distratta da san remo e dalle
elzioni politiche :)

Anonimo ha detto...

no non credo che napoli possa cambiare(almeno a breve tempo) e infatti ho votato no secco.
per l'aninimo precedente non credo che a napoli ci si spazio per una lista civica!

Anonimo ha detto...

il vero problema sta nella legge elettorale come avete scritto "pochi individui nomineranno deputati e senatori" per cui amen.
meglio questo sondaggio per quanto virtuale.
ho votato anch'io

Anonimo ha detto...

la prima è drammatica e sono davvero dispiaciuto.
la seconda è una bomba e forse ci liberiamo finalmente della volpe di Afragola :)))

Anonimo ha detto...

Rinvio a giudizio per il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino
.....assa fa a' maronna!!!!
ps. comunque ho votato

Tess ha detto...

Votato.
Sì che si può, serve coraggio e una classe politica adeguata

un saluto

Anonimo ha detto...

ma perchè mi chiedo se la legge elettorale non consente di scegliere un ca..o la gente si appassiona lo stesso e non si ribella?
anche qui mi aspettavo una serie di commenti indignati e invece... BOH!??

Anonimo ha detto...

io rimango del parere che il 13 e 14 aprile tutti al mare. ciao

Maestro S.M.

Anonimo ha detto...

votato
dopo la manifestazione di bassolino alla stazione marittima non ho più dubbi. si DEVE cambiare

Anonimo ha detto...

Roberta:
Se si può cambiare la nostra città? E' una domanda che mi sono sempre posta ed alla quale ho dato sempre una risposta negativa. Napoletana doc ma alquanto pessimista, poichè credo che per cambiare la nostra città debba cambiare la nostra mentalità oltre alla classe dirigente. Penso che ogni città sia, in grande, lo specchio dei suoi cittadini, della loro cultura, del loro stile di vita. Deve cambiare la mentalità dell'arte dell'arrangiarsi, del cercar di fregare il prossimo, di affidarsi al "secondo stato", nel credere di più nelle istituzioni e nel mandar a governare non colui che un giorno possa contraccambiare il favore del voto, ma gente che sia valida ed onesta.

Anonimo ha detto...

Se possiamo cambiare la nostra città?
Credo proprio di si, bisogna mettere in discussione vari interessi personali, per mettere al centro dei nostri interessi la NOSTRA CITTA’, poi bisogna trovare una classe dirigente nuova o semi-nuova con intenzioni innovative, non mascherate come spesso succede prima di un evento elettorale.
Penso che sia arrivato il momento per proporre un nuovo volto alla città, speriamo che si faccia avanti un gruppo che possa contrastare quello che oggi la situazione ci presenta.
Le persone che vogliono che questo accada sono tante, basta parlare in giro, ti rendi conto che tutti vogliono cambiare ma non si fidano più di questi politici (chi si ricicla a destra chi a sinistra), quindi ci vorrebbe qualcuno o qualcosa che desse forza a questa gente per unirsi.

Speriamo che qualcuno si faccia avanti

Anonimo ha detto...

E' con orrore che apprendiamo della decisione del Presidente del Consiglio Romano Prodi sulle ecoballe della Campania : almeno 7 milioni di tonnellate (che di eco non hanno nulla , ma sono solo rifiuti tal quali ) , accatastate in buona parte a Giugliano. Si tratta dell'ordinanza n. 3657 del 20 febbraio 2008 : " Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania ".

La disposizione che lascia più stupefatti è quella contenuta nell'art. 4 : " Per accelerare le iniziative finalizzate al superamento dello stato di emergenza , in particolare per consentire la messa in esercizio in tempi rapidi dell' impianto di termodistruzione di Acerra è autorizzato il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contraddistinti dai codici Cer 191212 ,190501 e 190503 ( rispettivamente le ecoballe campane, la frazione organica non stabilizzata , ossia l'ex fos, e il compost fuori specifica) presso detto impianto , assicurando comunque il rispetto dei livelli delle emissioni inquinanti già fissati nel provvedimento di autorizzazione" .


Ciò vuol dire che le ecoballe di rifiuti prodotti dai Cdr campani , che non rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa, potranno essere bruciate nell' inceneritore di Acerra .( Una realtà ,questa di Acerra , che per la prima volta il governo chiama TERMODISTRUZIONE ! ) Questa decisione , che è contraria al diritto comunitario e alla giurisprudenza ordinaria e contabile, è di una gravità estrema.

Come mai , a governo scaduto , Prodi emana questa nefasta ordinanza a breve distanza da un'altra altrettanto grave che reintroduceva , in barba alle decisioni del Parlamento, il Cip/ 6 per i tre nuovi inceneritori della Campania ? E' evidente che alla base di tale provvedimento vi siano logiche finanziarie e contrattuali, perché consentirà agli aspiranti gestori dell'impianto di Acerra di tenere in piedi la tariffa , rendendo più appetibile la partecipazione alla gara. Dal punto di vista finanziario , l'impianto di Acerra si sosterrà , oltre che con i contributi Cip /6, con i rifiuti semplicemente triturati , compattati , selezionati, piuttosto che con Cdr di qualità o con Cdr semplici . L' obiettivo sarà quello di non fare andare deserta la gara , triturando così i diritti dei cittadini , andando a minare il bene sacro dell'umanità : la vita stessa.

Questa ordinanza che permetterebbe all'inceneritore di Acerra di bruciare rifiuti tal quali in un territorio, che è già chiamato il Triangolo della morte, è un crimine contro l'umanità perché comprometterebbe la salute dei cittadini , già gravemente minata. A questa logica del profitto noi diciamo no, perché antepone gli interessi di POCHI alla salute di Tutti. Chiediamo che questa ordinanza venga immediatamente ritirata. Siamo pronti ad impugnarla davanti alle corti europee e nazionali. In questo momento di campagna elettorale ,chiediamo a tutti i candidati premier di esprimersi su questa ordinanza di vitale importanza. E' questione di vita o di morte per tutti.

Alex Zanotelli, Gerardo Marotta, Alberto Lucarelli, Guido Donadone, Raffaele Raimondi, Ugo Mattei, Pino De Stasio, Alessandro Biamonte

Anonimo ha detto...

carissimi,
complimenti per il sondaggio che avete avviato,ritengo che si possa cambiare napoli ma non con questa classe politica,dobbiamo cercare di avviare e costruire un nuovo processo politico con regole dove si possa individuare i rappresentanti istituzionali con le primarie .

inoltre si rende necessario costruire una rete delle associazione che nella piena autonomia cerchi di coinvolgere, anche via online, quante più persone possibile, per ascoltare i vari punti di vista,solo cosi e' possibile costruire una nuova politica e di conseguenza promuovere una nuova classe dirigente rappresentativa,
saluti e buon lavoro, andiamo avanti perché'
"cambiare napoli e' possibile,anzi si deve!!!!!

Anonimo ha detto...

mi associo all'ultimo commento, anch'io pensa che non solo si possa ma si debba cambiare la nostra città. Non con questi politici però e forse...neppure con questi partiti. La rete penso che possa essere utile e dunque condivido l'iniziativa del sondaggio.
Spero che altri partecipino alla discussione qui(magari dopo il sondaggio potremmo aprirne una ad hoc . che ne pensate?
comunque ho votato

Anonimo ha detto...

Caro Luca,

ho seguito il dibattito dopo il tuo articolo su ‘Repubblica’ e ti rispondo in ritardo a causa dei miei problemi con la tecnologia. Come vedi, lo faccio da amanuense.

Non può essere messo in dubbio il tuo costante impegno quale assessore provinciale all’Ambiente. Del resto, come pure è stato sottolineato, il problema dei rifiuti era competenza del Commissario governativo.

Diamo però per scontata la buona fede di coloro che intervengono sul blog di Pangea Blu. Non è più il momento per dibattere su vecchie questioni. Adesso credo che bisogna collaborare per quanto possibile e – se necessario – fare segnalazioni, suggerimenti utili ed eventuali rilievi costruttivi al Prefetto De Gennaro.

Come sai, la mia attività è soprattutto rivolta alla tutela dei beni culturali. Non pensavo di dovermi occupare del ciclo dei rifiuti; sono stato costretto a impegnarmi anche in tale settore. Penso tuttavia che sia più pertinente il parere dei tecnici, e credo, comunque, che dobbiamo auspicare di non diventare degli esperti. Insomma che la situazione si sblocchi e si imbocchi finalmente la strada maestra della differenziata.

A presto.

Guido Donatone
Ps.
comunque ho votato anch'io e dico che si "deve" cambiare napoli. L'iniziativa del sondaggio e quella di "fare rete" mi trova molto d'accordo. sentiamo anche altri, anche qui su questo blog

Anonimo ha detto...

Questo blog ormai è stato salvato nel pannello dei preferiti, una buona fonte di notizie e di confronto.

Buona giornata.

Anonimo ha detto...

In sintesi, il mio pensiero è questo: credo che le mille emergenze che hanno colpito e colpiscono tuttora Napoli non siano un castigo divino (perchè poi ?) o frutto di un complotto internazionale, ma siano purtroppo l'esito di un approccio superficiale, fatalistico e un pò troppo "rilassato" dei suoi cittadini (la maggioranza ?). Si possono purtroppo rinvenire facilmente tracce del "credo" borbonico (le tre Effe ) nel pensiero ed in molte pratiche dell'agire dei napoletani.E' dunque una question culturale ? Mi pare di sì, almeno nel senso antropologiico-culturale e molto meno nel senso eruditivo. Se è così, Napoli può e soprattutto "deve" cambiare. Coloro che si sentono (e lo testimoniano con i fatti) autenticamente radicati nel territorio e della sua storia si assumano l'oneroso compito di parlare e parlarsi per abbandonare circuiti viziosi ed abbracciare percorsi virtuosi al fondo dei quali accedere alla felicità di un'esistenza operosa e dignitosa. A scanso di equivoci, si tratta di un lavoro duro, certamente non breve, ma continuo ed insistito che attraverso l'intelligenza e la capacità conduca a nuovi paradigmi di comportamento. E' progetto ambizioso, forse romantico e potrebbe scadere nel velleitarismo se la spinta motivazionale venisse a mancare. La soluzione che io vedo come unica possibilità sta nel ruolo decisivo dell'agire associato che potrebbe supplire ai cali inevitabili dell'azione individuale. Facile a dirsi, ma ,ritengo, obbligatorio provarci, abbandonando ideologie sfiorite ed inutilmente resistenti per appartenenze più moderne e fruttuose. Poichè questa avventura deve essere validata, partendo anzitutto da ciò che ciascuno ritiene di potere e sapere fare ed ancora di più esserci, ho provato da qualche tempo ad offfrire un mio contributo in questa direzione che è impervia e faticosa, ma occorre insistere ! Forse sono ...lungo ma spero non me ne vorrai. Se vuoi, mi piacerebbe avere il ricontro del tuo pensiero.Un caro saluto. Giulio

Anonimo ha detto...

sono capitato per caso nel blog. debbo dire che la discussione mi incuriosisce e dunque scrivo anch'io. Preciso che non ho mai votato a sinistra(vabbè non sono proprio anziano, in fondo voto da tre legislature e l'ultima volta ho votato Bassolino per la regione)ma questa volta NON VOTO, non voto perchè non voglio ratificare le scelte dei caligola di turno, perchè chi ha governato la campania negli ultimi dievi anni se ne deve andare, perchè....
il commento del signor Giulio Corbo lo condivido e anche altri che ho letto. perchè non approfonfiamo come reagire da dopo le elezioni?
comunque ho votato il sondaggio

Anonimo ha detto...

si è inutile baloccarsi se andare a votare o meno tanto hanno già deciso "loro".
concentriamoci su cosa fare dopo le elezioni e su come organizzarci per cambiare la nostra città.
ho votato il sondaggio.
ps. avete letto sui giornali di oggi che il "comitato Chiaia per Napoli" si trasforma in movimento politico? e noi stiamo a guardare?

Socialista ha detto...

sì, è possibile cambiare, ma con una nuova classe dirigente da formare dal basso. Per far ciò occorre un lavoro costante e paziente. La cosiddetta società civile non è esente da critiche. Bisognerà far leva su quei nuclei virtuosi per una trasformazione della società e della politica.
Una vecchia idea socialista dalla quale poter ripartire, sia a Napoli, sia in Italia: Meriti e Bisogni.

Anonimo ha detto...

Si può fare …

…che, partendo da un “Comitato di sfida al PD”, si faccia in modo che si arrivi ad una “scommessa sul PD”. Proprio perché disastrata, la situazione campana offre una grossa occasione ai “riformisti” di dare il meglio del loro meglio. Sempre che lo vogliano e che ci credano. Si può fare ?

Si può fare … che siano i cittadini a fare campagna elettorale, sollecitando il futuro potere politico a dare dimostrazione di affidabilità, non solo e non tanto sulle persone, ma sul metodo.

E’ proprio quello che è marcio, come tutti gli addetti ai lavori sanno bene, anche nei dettagli.

La frase di D’Alema : “Napoli, riscattati!” gli andrebbe ritorta specularmente, senza astio ma con severità.

Una “Campania elettorale”, quindi, fatta partire da un semplice Comitato, che, trovando sintonia con la macchina elettorale del PD, si sviluppi e cresca in modo strutturato ed operativamente efficace, a vantaggio di tutta la linea innovativa su cui poggia il PD stesso.

La Campania è così ricca di “problemi alla luce del sole”, che, per chi voglia davvero risolverli, è un immenso cantiere ed un’occasione da non perdere. Fuori da ipocrisia e retorica: anche per il Bene “La monnezza può essere oro”.

L’handicap iervopecorarbassoliniano - vista la acclarata inelibilità (è troppo tardi per banali dimissioni) – può essere additato come simbolo ed esempio di quello che non sarà più. Così che la evidente presenza di quello che non va (ben visibile al pari della immondizia) diventi almeno utile. Le difese d’ufficio fatte da D’Alema e Follini non reggono e sanno decisamente di “vecchio”.

Va piuttosto chiarito che i personaggi negativi sono “semplici” operatori di un sistema, che peraltro (volendo essere cinici oltre che buoni), è ormai “di problematica utilizzazione”, oltre che schifoso.

Se Saviano ha avuto una scorta per aver “raccontato un romanzo”, per un Bassolino e altri che volessero “raccontare”, che ci vorrebbe, un battaglione ? Di eroi morti ne abbiamo un bel po’ ed è molto più triste, quando sono anche “inutili”. Questi “poveracci” di politici non possono permettersi di essere diversi da quello che il sistema prevede ed impone.

Può cambiare ? Si può fare ? Dipende da come si sollecitano le coscienze di quelli che ci credono ancora (nella coscienza), ma che trovano infondato credere a quello che gli viene detto.

Se il sistema “normale” permane, le ragioni di quelli che votano per il Berlusca e simili, sono fondatissime; se il PD non fa capire bene che non intende fare “concorrenza”, ma che è davvero innovativo e “diverso”, sarà difficile competere con chi è uno specialista del sistema attuale.

In particolare sarebbe penoso che il PD perdesse per colpa della Campania (così evidentemente “sinistrata”), mentre potrebbe vincere proprio “utilizzando” questa regione, rendendole dignità e futuro. Uno slogan “intimo” sarebbe “Dalle stalle alle stelle”, ma lasciamo per ora i sogni da parte e vediamo che cosa effettivamente…si può fare.


Napoli, 17 marzo 2008 - Giacomo Della Guardia

Kleine ha detto...

Napoli può cambiare..e come per molte cose BASTA VOLERLO!
Sono innegabili il menefreghismo,l'individualismo o il clientelismo a livello istituzionale...ma noi?!?!
Perchè facciamo così poco? Perchè non pretendiamo ciò che tutti pretendono nelle altre città???
Paghiamo tasse come tutti, perchè ci accontentiamo degli scarsi servizi che ci offrono?
Vivere in una città piena d'immondizia annulla la dignità di ogni individuo e le istituzioni poco vogliono o possono fare...
Ma ci sono tante altre cose a cui siamo ormai abituati e pertanto ci sembrano normali o "giustificabili", ad esempio la scarsa qualità del servizio di trasporto pubblico, per il quale abbiamo subito un ulteriore aumento delle tariffe...perchè l'R5 continua a trasportare tossicodipendenti? E perchè io dovrei accettare un aumento del biglietto dell'autobus alla luce di tutto ciò?
Perchè basta fare le cosiddette "sceneggiate" per vedersi annullata una multa?
Idem per i parcheggiatori abusivi...o le multe prese da chi non mette il grattino...in fondo basta una telefonata all'amico vigile per farcela cancellare, no?!?!
Al di là della politica dovremmo essere un pò più severi con noi stessi,ed imparare a riconoscere i nostri errori...se ci beccano in flagrante durante un'infrazione (che a prescindere non dovremmo commettere) dovremmo avere almeno la dignità di ammettere di aver sbagliato e pagarne le conseguenze.Siamo diventati egoisti, non riusciamo più a pensare ( e dunque nemmeno a votare) nell'ottica di un benessere comune...votiamo chi ci fa il favore nell'immediato.
Io personalmente non andrò a votare...la volta scorsa annullai la scheda, sicuramente un brutto gesto...ma coerente...nessuno mi ispira fiducia, quindi non voto!!!
Ricominciamo a pretendere civiltà e Napoli cambierà.

lebosq ha detto...

In campagna elettorale i problemi che non si sanno o non si possono risolvere, generalmente non esistono.
E' impensabile cambiare la città senza cambiare la mentalità di chi la popola; chi la popola dimostra quanto è riuscito ad adattarsi bene ad una situazione di disagio costante, arriverà a meravigliarsi di trovare la strada priva di rifiuti e il bus privo di tossici. Se i cittadini non dimostrano di soffrire il problema, questo problema generalmente non esiste. La spazzatura non esiste, tutto è spazzatura.
L'unico voto che dò nel 2008 è quello del sondaggio.
ps. d'accordo per lo scambio di link
pps. ho provato a cambiare Napoli, ma avevo perso lo scontrino

Anonimo ha detto...

si anch'io mi sono seccata del fatto che "la colpa è dei politici" "di Bassolino " ecc. ecc.
la classe politica che ci governa a napoli e lì perchè noi l'abbiano votata, la classe politica è lo specchio della maggioranza del popolo napoletano e delle sue corporazioni, ordini professionali ecc.
Basta ipocrisie..partiamo da noi e costruiamo qualcosa di veramente dirompente e nuovo.
sono a disposizione per qualsiasi organizzazione autonoma dalla classe politica.

Anonimo ha detto...

ho letto il vostro commento sul blog "decidiamo insieme" e credo che abbiate colto nel segno. il vero problema che abbiamo è superare la diffidenza e le gelosie tra associazioni. si sono d'accordo siamo autoreferenziali e ne paghiamo le conseguenze, perchè siamo deboli e quindi facilmente condizionabili. sono invece d'accordo con voi e con chi dice che dobbiamo non solo pensare al dopo elezioni ma dobbiamo organizzare il DOPO!!
ps. ho votato il sondaggio

Anonimo ha detto...

si credo che si possa e si debba cambiare napoli. anch'io però credo che dovremmo bypassare la tornata elettorale e concentrarci sul "dopo". come? forse "fare rete" potrebbe essere utile.

Anonimo ha detto...

scappato dalla pelliccieria, eh volpina?...

Anonimo ha detto...

Finalmente ho capito come si fa ad inviare il commento: meno male.
Nel merito mi sento di esprimere questa mia convinzione.
Il fallimento di Bassolino e del millantato rinascimento di Napoli e della Campania, non mi ha sorpreso. Non mi aspettavo che chi aveva coltivato ben oltre ogni evidenza una cultura morta (comunismo) potesse essere l' uomo giusto per accogliere il futuro. Per cambiare Napoli, riscattandola dalla grande menzogna in cui è stata precipitata, occorre una classe dirigente estranea al mondo post ed ex comunista. La troveremo, forse, tra chi non ha goduto dei privilegi della casta. segue quello mondo

Anonimo ha detto...

Si può cambiare Napoli...si e ni potrei dire, mi spiego meglio..
In primis analizziamo il significato della parola "cambiare"..1.sostituire una persona o una cosa con altra simile o diversa; 2. rendere diverso, trasformare; 3. barattare; 4.intr. diventare diverso da quello di prima.
Prendendo in esame i quattro significati di "cambiare" si può affermare che nel caso in esame, almeno spero, vogliamo intendere o caratterizzare il nostro concetto impregnandolo del significato di sostituire oppure rendere diverso o diventare diverso. Vediamo le possibili soluzioni:
A) Sostituire significherebbe sostituire l'attuale classe politica con un'altra in toto o parzialmente; B) rendere diverso comporterebbe l'azione sinergica,collettiva,trasversale di istituzioni-uomini-organizzazioni rivolta a rendere diversi i politici attualmente in carica; C)diventare diverso (intr.) dovrebbe far auspicare un processo interiore-individuale, magari sollecitato dall'esterno, di autotrasformazione anche parziale dei soggetti attualmente rappresentanti le nostre istituzioni politiche.
Ribalto la domanda a tutti i partecipanti il presente post-blog: quale delle tre soluzioni suddette preferite?
Personalmente gradirei la sommazione di tutti e tre i processi sopra indicati quindi un CAMBIARE COMPLESSO e COLLETTIVO con OSMOSI di cambiamento tra i politici attuali e tutti NOI (magari i politi del futuro..chissà..).
Dal punto di vista nostalgico direi che "cambiare" Napoli mi dispiacerebbe anche un pò...come la storia dell'amico o del fidanzato un pò rompiscatole-sciatto-disordinato-marachelloso ma al contempo adorabile-intelligente-di cuore...come è Napoli una carta "sporca" ma fatta a maglia filigranate. Tralasciando gli aspetti nostalgici penso (ricordate il cogito ergo sum...significa che esistiamo..evviva) che Napoli possa cambiare anche se un poco alla volta nelle forme e modi che sopra descrivevo per il resto..."ai posteri l'ardua sentenza" "il sole splenderà sulle sciagure umane: a Napoli il sole non manca vero" "Kant: il cielo stellato sopra di me la legge morale dentro di me...beh questa mi sembra eccessiva".
Spero di non avervi tediato eccessivamente. Un saluto affettuoso a tutta Napoli e alla Campania e n saluto particolare a Luca by Gaetano

Anonimo ha detto...

La mia ricetta è questa:
alle politiche ALLA CAMERA VOTIAMO TUTTI PD
AL SENATO ITALIA DEI VALORI (che è coalizzata), MA NON PD, così diamo una bella lezione e un forte segnale ai bassoliniani teste di serie (Carloni, Incostante, Armato) e a Bassolino.

Anonimo ha detto...

ho visto che aderite e sostenete il V2day contro la stamap di B.Grillo, bravi sono d'accordo anch'io.
mi piace sempre di più questo blog
federica

Anonimo ha detto...

liste civiche?
non credo che vi siano le condizioni

fare rete si può?
lo stiamo facendo e noi insistiamo su questo come il metodo migliore

la colpa non è solo della politica?
anche noi la pensiamo così anzi personalmente ho moltissimi dubbi sulla cosi detta società civile...dovremmo metterci d'accordo su cosa significhi o cosa si intende con il termine "società civile".

Incontrarci dopo le elezioni?
lo riteniamo indispensabile

ripartire dalla base?
certo ma come?


Enzo Improta scrive:
"Per cambiare Napoli, riscattandola dalla grande menzogna in cui è stata precipitata, occorre una classe dirigente estranea al mondo post ed ex comunista."
caro enzo ce l'hai ancora con i comunisti??? :))

In ogni caso una bella discussione e tanti i temi da approfondire.

Anonimo ha detto...

Non c' è l'ho affatto con i comunisti (dove sono?). Affermo solo che chi ha reciso le radici popolari della sinistra saltamdo a piè pari dalla presa del palazzo d' inverno alla conquista della piazzetta di Capri, dovrebbe farsi da parte e lasciare spazio a chi crede ancora che non esiste una sinistra senza popolo.

Anonimo ha detto...

ciao,
siamo del comitato elettorale di luigi nicolais.
sul nostro blog è uscito un nuovo post dal titolo "politica delle reti".
è importante per noi un vostro commento per condividere idee e sviluppare progetti nuovi.
continueremo a seguirvi.
ciao

pinco pocchio ha detto...

Salve.

Il creatore di questo blog mi ha chiesto di dire la mia: accetto volentieri l'invito e senza peli sulla lingua dirò quel che penso.
Ebbene no, secondo me non c'è alcuna possibilità di cambiare questa città.
Perché ? Perché Napoli è in mano alla più fetida plebaglia - che proprio nulla ha a che vedere con il concetto di proletariato che, viceversa, ha una dignità ed una coscienza di classe che al nostro popolaccio mancano del tutto -, ad una borghesia o di bottegai arricchiti o di professionisti massoni e reazionari, ad una classe politica da deportare in massa a Guantanamo senza processo, a forze dell'ordine inesistenti e/o indifferenti ove non anche colluse con la malavita,ad una criminalità, organizzata e non, che stante la mancata reqazione di una società civile inesistente ed una classe politica contaminata, è l'unica vera padrona del territorio.
Fatta questa premessa, aggiungo, provocatoriamente che Napoli si potrebbe cambiare soltanto qualora si realizzassero le seguenti condizioni:


amministrazione della cosa pubblica appaltata agli inglesi;

gestione ordine pubblico appaltata ai tedeschi con un parà della Folgore ed una testa di cuoio ad ogni angolo di strada;

gestione politica economica affidata direttamente alla Banca D'Italia

gestione sanità pubblica affidata ai francesi

Sospensione dei diritti civili sine die per tutti i presunti appartenenti, anche soltanto lontanamente, ad organizzazione criminose.

Sono pazzo? Forse. Nel frattempo tutto crolla intorno a noi mentre continuiamo a non voler vedere l'evidenza e continuiamo ancora a richiamarci masochisticamente ai grandi sistemi, trallalì, tarllallà, bla bla bla ...

Alessandro Biamonte - Buongiorno Napoli ha detto...

Sono ottimista per natura.
Ma, credimi, di fronte a tante disillusioni indotte da un sistema "napoli" che da sempre è ingessato, vittima della sua natura immutabile, a volte mi sembra davvero impossibile cambiare questa città.
Io penso che in tanti ci proviamo ogni giorno. E continueremo a farlo. Fino a quando non ci stancheremo. Speriamo,

Anonimo ha detto...

Scusate ma posso capire una cosa :

Luca Stamati il gestore di questo sito, è stato o no un politico di spicco a Napoli fino a pochi mesi fa ?

Per favore potreste rispondermi mandando un messaggio a questa mail :

gundam_g@libero.it